Immobili donati, circolazioni più facili
2 dic 2025 | 3 min di lettura | Pubblicato da Cristina B.

Indennizzi in denaro e non più lunghe cause giudiziarie. La legge di semplificazione, approvata in via definitiva il 26 novembre 2025, dalla Camera e ora in attesa di essere pubblicata in Gazzetta Ufficiale, introduce una novità sulla circolare dei beni immobili e mobili registrati trasferiti tramite donazione. L’obiettivo è quello di rendere la circolazione di questi beni più certa. La norma quindi modifica il codice civile in quella che agli articoli 561, 562, 563. 26552 e 2690 ha disciplinato l’azione di riduzione della donazione con particolare riguardo a quella concernente i beni immobili (nonché ai beni mobili registrati e ai beni mobili non iscritti in pubblici registri).
Allo stato attuale
Attualmente chi acquistava, ad esempio un immobile proveniente da donazione, si esponeva al rischio che, in caso di problemi tra eredi, si ritrovava in cause perché chi non aveva ricevuto il bene in donazione poteva lamentare di aver visto la quota di eredità spettante a lui lesa (il termine tecnico giuridico in questi casi è proprio lesione della quota di legittima).
Il bene quindi poteva essere oggetto di controversia giudiziaria, con il rischio di vederne la restituzione, e per chi acquistava il bene, essere chiamato a risponderne come chi lo aveva venduto. In termini più tecnici l’attuale regime prevede l’esperimento dell’azione di riduzione del bene donato, al fine di determinare la restituzione dello stesso alla massa ereditaria.
Le novità
Con le nuove regole si cambia approccio: è prevista la possibilità di provvedere mediante l’indennizzo economico dell’erede o del legatario leso senza sottrarre il bene donato già venduto. L’innovazione sarà applicata alle successioni aperte dopo la data di entrata in vigore del provvedimento in esame, mentre gli articoli del codice civile (nel testo precedente la modifica) continuano ad applicarsi con riguardo alle successioni aperte in data anteriore.
Dagli ultimi dati diffusi dal consiglio nazionale del notariato, le donazioni immobiliari (oltre alle donazioni mobiliari) nel 2021, in Italia, sono state più di 221.000, mentre nel 2022 sono state quasi 213.000. Ed è la stessa relazione tecnica del provvedimento, a mettere in evidenzia il rischio dell’attuale disciplina: “Si tratta di immobili per i quali la successiva rivendita o il ricorso a finanziamenti garantiti da ipoteca verrebbero ostacolati dall’attuale disciplina dell’azione di riduzione prima e di restituzione, poi, da parte del legittimario nei confronti non solo del donatario, ma anche dell’avente causa del donatario e dei terzi acquirenti che abbiano acquistato i beni.”
Infine la disposizione non comporta oneri per i bilanci pubblici e che, al contrario, potrebbe produrre maggiori entrate in conseguenza dell’incremento del numero di trasferimenti e di atti di costituzione di ipoteca, oltre che dell'incremento di ricchezza complessiva derivante dalla ripresa del mercato interessato, che per ragioni prudenziali non si stimano.
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