Bonus facciate: ecco in cosa consiste

Prorogati per il 2020 anche gli altri sconti fiscali

Il bonus facciate è stato introdotto con la manovra di bilancio 2020, approvata il 24 dicembre 2019, e si aggiunge alle agevolazioni già previste per la casa. Vediamo insieme come funziona.

La nuova detrazione può arrivare fino al 90% del costo, sostenuto e documentato, per l’intervento su tutti i lavori che saranno effettuati, nel corso del 2020, sulla facciata di un edificio condominiale. Gli interventi riguardano anche la sola pulitura o tinteggiatura esterna. L’obiettivo è il recupero o il restauro della facciata per gli edifici che si trovano in specifiche zone, quelle definite A e B (centri storici). La detrazione è suddivisa in dieci quote annuali costanti e dello stesso importo.

Nel caso in cui gli interventi di rifacimento della facciata non si limitino alla sola pulitura o tinteggiatura esterna, ma riguardino interventi che vanno ad incidere, da un punto di vista termico, o interessino oltre i 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio, sarà necessario rispettare determinati requisiti, indicati in un decreto ministeriale (quello per le linee energetiche degli edifici). La legge di bilancio specifica, inoltre, che, rimanendo in vigore le agevolazioni in tema di edilizia e di riqualificazione energetica, sono ammessi, al nuovo beneficio, gli interventi sulle strutture opache della facciata, sui balconi o su ornamenti e fregi.

Occorrerà dunque fare una sorta di analisi costi-benefici sugli interventi in programma per poter usufruire di uno sconto maggiore a seconda, ad esempio, di dove si trovino gli immobili potendo per lo stesso intervento calibrare o quello fino al 90% o quello tradizionale del 50%.

La legge di bilancio ha portato con sé anche le proroghe (ormai diventate consuetudine) degli altri interventi di sgravio fiscale previsti per il settore immobiliare.

Fino al 31 dicembre 2020, sarà possibile portare in detrazione nella misura del 50%, fino ad una spesa massima di 96.000 euro, i costi sostenuti per gli interventi di ristrutturazione edilizia indicati dall’articolo 16-bis, comma 1, del TUIR.

C’è tempo, fino al 31 dicembre 2020, anche per usufruire della detrazione al 50% (ripartita in dieci quote annuali di pari importo e calcolata su un importo massimo di 10.000 euro) prevista per l'acquisto di mobili e di elettrodomestici di classe non inferiore ad A+ (A per i forni) per le apparecchiature per le quali sia prevista l'etichetta energetica, finalizzati all'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione.

Proroga, poi, sempre al 31 dicembre 2020, per l’ecobonus, la detrazione fiscale su Irpef e Ires del 65% per le spese documentate relative alla riqualificazione energetica degli edifici.

Proroga anche per la detrazione sulle spese sostenute dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020 per l'acquisto e la posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti.

Proroga altresì per l’anno 2020 la detrazione nella misura del 50%per le spese sostenute per l'acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili.

Mentre per il bonus giardini e balconi, la proroga è stata inserita nel decreto di fine anno che contiene i tradizionali rinvii dei termini e per entrare in vigore si dovrà attendere la approvazione definitiva verso gennaio.

31 December 2019 di

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