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Moratoria mutuo

La moratoria del mutuo permette di sospendere il pagamento delle rate per coloro che hanno acceso un finanziamento ma si trovano in difficoltà economiche impreviste. Il meccanismo non è automatico e non tutti possono accedere a questo beneficio: servono infatti alcuni requisiti specifici. È bene sapere, innanzitutto, che la normativa prevede l'applicazione della moratoria unicamente per i mutui relativi all'acquisto della prima casa. La sospensione delle rate avviene per un tempo limitato e si deve comunque provvedere al saldo in fase successiva.

La normativa sulla moratoria risale al 2010 ed è frutto di un accordo siglato dall'Associazione Bancaria Italiana e le rappresentanze dei consumatori. In ambito legislativo, è stato creato un Fondo sospensione mutui dedicato proprio alla prima casa, con l'obiettivo di tutelare chi compra un immobile come abitazione principale. L'interruzione dei versamenti è possibile solo se si rientra nelle condizioni indicate dall'articolato. Per utilizzare la moratoria, bisogna presentare un'istanza unitamente ai documenti che attestano la situazione dichiarata.

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Sospendere il mutuo è possibile, ma non si tratta di un'azione definitiva e non si viene esonerati dal versamento dell'importo dovuto. Il periodo massimo previsto per la sospensione è di 18 mesi, durante il quale gli interessi maturano secondo le condizioni contrattuali concordate. L'importo dei pagamenti sospesi con l'aggiunta degli interessi viene poi recuperato tramite rate aggiunte in coda. Ciò significa che il contraente deve sempre rimborsare il capitale ottenuto, ma semplicemente i tempi si allungano. Ricorrendo al fondo dedicato alla sospensione dei mutui prima casa, però, è possibile corrispondere solamente il 50% degli interessi maturati in occasione della sospensione temporanea.

La richiesta di moratoria va inviata alla banca, che deve valutare il possesso di alcuni requisiti, in particolare per verificare la situazione di difficoltà comunicata. In base al problema occorso, si possono fornire documenti differenti, come ad esempio:

  • la lettera di licenziamento;
  • la comunicazione dell'azienda relativa a una riduzione dell'orario lavorativo;
  • referti medici circa un'inabilità a svolgere l'attività professionale per un certo tempo;
  • il certificato di decesso del titolare del mutuo per il trasferimento agli eredi;
  • la certificazione di un calo di fatturato del proprio studio professionale.

L'istituto di credito può accettare l'istanza se la problematica segnalata giustifica realmente il rinvio di alcune rate.

Oltre a ciò, vanno comunque rispettate alcune condizioni minime, ossia:

  • il capitale da restituire non può essere superiore a 400 mila euro;
  • non ci devono essere stati ritardi di più di 90 giorni nel pagamento delle rate precedenti;
  • il finanziamento deve essere inerente l'acquisto della prima casa;
  • il mutuo deve essere attivo da almeno 12 mesi;
  • la richiesta non deve prevedere un periodo di sospensione superiore ai 18 mesi.

Non ci sono divieti di utilizzare più volte la moratoria con il Fondo, anche se l'accettazione è comunque una decisione dell'istituto bancario. Le istanze vanno presentate entro il 31 dicembre dell'anno di riferimento.

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