Mutui: accordo raggiunto tra Mef e Abi per alleggerire le rate
25 lug 2023 | 2 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
Le banche, però, potranno non aderire
Mentre all’orizzonte si profila l’ennesimo aumento dei tassi di interesse da parte della Bce, che potrebbero causare una nuova impennata delle rate per i mutuatari, è stato raggiunto l’accordo tra il ministero dell’Economia e l’Abi per il piano “salva mutui” che rende possibile l’allungamento della durata del finanziamento e il passaggio dal variabile al fisso.
Entrando nel dettaglio l’accordo raggiunto tra Ministero dell’Economia e Abi, l’associazione delle banche, si basa su tre punti chiave:
- possibilità di allungare la durata dei mutui in modo da alleggerire il peso della rata;
- ampliamento della platea dei mutui a tasso variabile che possono passare al tasso fisso;
- possibilità, per chi è in difficoltà economica, di sospendere del tutto per 18 mesi il pagamento delle rate, attivando il Fondo Gasparrini. L’opzione è valida per chi ha un mutuo fino a 250mila euro.
Le banche però resteranno comunque libere di aderire o meno all’iniziativa e decidere sia di quanto consentire l’allungamento della durata che l’allargamento dell’area di chi può beneficiare del passaggio al tasso fisso. Opzione oggi consentita a chi ha un reddito Isee non superiore a 35mila euro e un mutuo non più alto di 200mila euro. Parametri che potrebbero essere innalzati rispettivamente a 45mila e 400mila euro.
Altre soluzioni a disposizione
Coloro che hanno scelto un mutuo a tasso variabile in Italia hanno una un ulteriore serie di possibilità per modificare le condizioni contrattuali del proprio mutuo, tra queste: la surroga o portabilità dei mutui che consente – senza spese – di cambiare la banca mutuante e modificare le caratteristiche del finanziamento originario in termini, ad esempio, di durata, la tipologia di tasso interesse o livello di quest’ultimo.
Poi la rinegoziazione dei contratti di mutuo ipotecario introdotta dall’art.1, comma 322, della Legge 29 dicembre 2022, n. 197 (Legge di Bilancio 2023), per cui il mutuatario ha il diritto di ottenere, a determinate condizioni, la trasformazione del mutuo da tasso variabile a tasso fisso.
L’Abi ha ricordato inoltre che “esiste la possibilità di sospendere il pagamento delle rate dei mutui per le famiglie in difficoltà attraverso l’attivazione da parte delle banche del Fondo di solidarietà per i mutui”. Tutto questo dovrà però avvenire nel rispetto dei paletti posti dall’Eba, l’Associazione bancaria europea: ossia che non si sia andati oltre i 90 giorni consecutivi di mancato pagamento e che la ricontrattazione del mutuo non costi alla banca più dell’1% del valore del prestito stesso.
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