logo Mutui.it
Tutti i marchi del gruppo Facile.it:
logo Facile.it
logo Facile.it
logo Assicurazione.it
logo Assicurazione.it
logo Prestiti.it
logo Prestiti.it
logo BolletteCasa.it
logo BolletteCasa.it
logo MiaCar.it
logo MiaCar.it

Prima casa, residenza con paletti stretti

18 apr 2023 | 4 min di lettura | Pubblicato da Cristina B.

coppia con scatoloni trasloco che sorride nella casa nuova

Il requisito della residenza nel Comune in cui è ubicato l'immobile va riferito alla famiglia, con la conseguenza che, in caso di comunione legale tra coniugi, quel che rileva è che l'immobile acquistato sia destinato a residenza familiare.

Questo il principio che la Corte di Cassazione ha evidenziato in un caso posto alla sua attenzione di verifica fiscale sui requisiti prima casa. Per la Corte però questo principio non è un automatismo anche in regime di comunione dei beni tra coniugi e vediamo perché.

Mutuo casa: trova il migliore per te
Mutuo casa: trova il migliore per te

Il caso

L’Agenzia delle Entrate conduce controlli nei casi di acquisti prima casa con agevolazioni fiscali (imposta di registro agevolata e Iva con aliquota bassa) per verificare che siano rispettate le condizioni per usufruire di questi sconti fiscali. In particolare, è necessario che i proprietari dell’immobile trasferiscano la residenza entro i 18 mesi previsti dalla legge.

A seguito di un controllo, l’Agenzia contesta a una famiglia il mancato rispetto di questo requisito e richiede gli importi agevolati con sanzioni e interessi. La famiglia in questione aveva proceduto alla seguente compravendita: due coniugi (titolari del diritto di abitazione, ciascuno per il 50% indiviso), unitamente ai due figli (titolari della nuda proprietà, ancora ciascuno per il 50% indiviso) avevano acquistato un immobile a uso abitativo. Solo uno dei due coniugi aveva trasferito la residenza. L’Agenzia contestava l’irregolarità della procedura e, di conseguenza, i due coniugi hanno presentato ricorso contro l'avviso di liquidazione e irrogazione sanzioni loro notificato, con cui l'ufficio delle Entrate recuperava a tassazione il maggior importo per Iva all'aliquota del 10%, oltre agli accessori.

Il punto contestato

L’atto impositivo è stato emesso per aver rilevato il mancato trasferimento della residenza nel comune ove era ubicato l’immobile, da parte di uno dei coniugi, entro i 18 mesi dal rogito, con la conseguente decadenza dai benefici “prima casa” (n. 21, Tabella A, parte seconda, allegata al Dpr n. 633/72). In questo caso, coloro che avevano provveduto a trasferire la residenza sono stati considerati responsabili in solido (tutti assieme).

In primo grado la commissione tributaria provinciale ha escluso la responsabilità per la parte della famiglia (un coniuge e i due figli) che ha trasferito la residenza. Per loro si doveva mantenere il beneficio; non la stessa cosa poteva dirsi per l’altro coniuge che non aveva provveduto al trasferimento. I giudici di secondo grado a loro volta hanno confermato la scelta del primo giudice nei confronti del coniuge che non si era trasferito.

La questione è arrivata fino alla cassazione. Per i ricorrenti - come riporta FiscoOggi, la rivista dell’Agenzia delle Entrate - “l'acquisto dell'immobile era avvenuto in regime di comunione ordinaria sia quanto al diritto di abitazione (50% indiviso tra i coniugi) sia quanto al diritto di nuda proprietà (50% indiviso tra i figli). In quelle condizioni, tenuto conto della particolare funzione del diritto reale parziario in discorso, spiegano da Fisco Oggi, “diventa trascurabile che tra i coniugi fosse vigente il regime della separazione patrimoniale dei beni poiché gli effetti dell'acquisto di quel cespite immobiliare si sono estesi a tutti i componenti, per l’appunto, della famiglia”.

Pertanto, il concetto di residenza deve poter coincidere, nel caso in discussione, con quello più esteso di famiglia.

La decisione della cassazione

La Cassazione, con l’ordinanza n. 3123 del 2 febbraio scorso, ha dato torto alla famiglia e ragione al fisco. Per i giudici “in tema di imposta di registro e dei relativi benefici per l'acquisto della prima casa, ai fini della fruizione degli stessi, il requisito della residenza nel Comune in cui è ubicato l'immobile va riferito alla famiglia, con la conseguenza che, in caso di comunione legale tra coniugi, quel che rileva è che l'immobile acquistato sia destinato a residenza familiare, mentre non assume rilievo in contrario la circostanza che uno dei coniugi non abbia la residenza anagrafica in tale Comune, e ciò in ogni ipotesi in cui il bene sia divenuto oggetto della comunione ai sensi dell'art. 177 c.c., quindi sia in caso di acquisto separato che in caso di acquisto congiunto del bene stesso”.

Per i ricorrenti, in pratica, l’acquisizione del diritto da parte della moglie (soggetto che ha trasferito la residenza) accomuna la fattispecie a quella dell’acquisto in comunione legale in quanto, sebbene in separazione di beni, nella sostanza si sarebbe determinata una destinazione univoca e complessiva della destinazione dell'abitazione a residenza familiare (completata dall'acquisto del diritto di usufrutto da parte dei figli). La cassazione contesta questo punto di vista e considera l'acquisto del diritto in una prerogativa per così dire “egoistica” (o “individualistica”) in capo a ciascuno dei coniugi, e i bisogni della famiglia non sono riferiti al diritto del nucleo familiare in quanto tale, quindi il trasferimento di residenza doveva avvenire per tutti e non per uno solo come se si fossero trasferiti tutti.

18 April 2023 di Cristina Bartelli

Mutuo casa: trova il migliore per te
Commenti

Scrivi un commento

Offerte di mutuo confrontate

Calcola un preventivo e scegli il mutuo più adatto a te tra le alternative proposte dalle banche partner di Mutui.it!

MUTUO PRIMA CASA

Confronta i mutui per la prima casa.

Preventivo mutuo

SURROGA MUTUO

Abbassa la rata del mutuo.

Preventivo surroga

Blog Mutuando

pubblicato il 8 luglio 2025
Limiti di detraibilità

Limiti di detraibilità

Gli interessi passivi per il mutuo spettano in una misura massima di 4.000 euro. Ecco come funziona il calcolo sia quando a utilizzarlo è un solo intestatario sia quando si rinegozia il mutuo.
pubblicato il 1 luglio 2025
Abitazione principale ed interessi passivi sui mutui

Abitazione principale ed interessi passivi sui mutui

Per l’abitazione principale come condizione necessaria ai fini dell’ottenimento dello sgravio fiscale del 19% degli interessi passivi sui mutui basta l’autocertificazione del contribuente.
pubblicato il 24 giugno 2025
Bussola del fisco sugli interessi passivi sui mutui

Bussola del fisco sugli interessi passivi sui mutui

Gli interessi passivi, gli oneri accessori e le quote di rivalutazione corrisposti in dipendenza di mutui danno diritto ad una detrazione dall’imposta lorda nella misura del 19%.
pubblicato il 17 giugno 2025
C’è una casa per te

C’è una casa per te

Si donano immobili, soprattutto prima casa e in misura maggiore ai giovani. Ecco cosa succede
pubblicato il 10 giugno 2025
Bollette, mutuo, condominio, cara casa quanto mi costi

Bollette, mutuo, condominio, cara casa quanto mi costi

Comprare una casa vuol dire anche prevedere dei costi di mantenimento dovuti alle spese condominiali, quelle per la luce e il gas, la rata del mutuo e oneri fiscali come la Tari. Ecco la spesa media in 10 città campione.
pubblicato il 20 maggio 2025
Agevolazione fiscale prima casa

Agevolazione fiscale prima casa

È il chiarimento offerto dall’Agenzia delle entrate nella risposta 127/25, a un quesito di interpello proposto da un contribuente. Ecco i dettagli

Guide ai mutui

pubblicato il 13 maggio 2025
Le novità 2025 sui mutui under 36

Le novità 2025 sui mutui under 36

Le agevolazioni previste per il 2025 rappresentano un'opportunità unica per i giovani under 36 che desiderano acquistare la loro prima casa.
pubblicato il 13 maggio 2025
Cos'è l'inflazione e come influisce sui mutui

Cos'è l'inflazione e come influisce sui mutui

L’inflazione impatta direttamente sul costo dei mutui, in particolare quelli a tasso variabile. Nel 2025, con la discesa dei tassi BCE, il mercato offre condizioni più favorevoli per chi vuole finanziare l’acquisto di una casa.
pubblicato il 12 maggio 2025
Acquisto programmato

Acquisto programmato

L'acquisto programmato è una formula innovativa proposta dalle agenzie immobiliari come alternativa al mutuo tradizionale.
pubblicato il 12 maggio 2025
Mutuo senza busta paga: è possibile?

Mutuo senza busta paga: è possibile?

Ottenere un mutuo senza una busta paga può sembrare una sfida insormontabile, soprattutto per i giovani o per chi ha un reddito instabile. Tuttavia, esistono diverse strategie e opzioni che possono facilitare questo processo.
pubblicato il 12 maggio 2025
Mutui a 5 anni

Mutui a 5 anni

Il mutuo a 5 anni è una soluzione finanziaria a breve termine che consente un rapido rimborso del capitale, ideale per chi cerca di ridurre al minimo gli interessi, ma comporta rate elevate. È indicato per chi dispone di entrate sicure e vuole evitare impegni a lungo termine.
pubblicato il 12 maggio 2025
Mutuo integrativo

Mutuo integrativo

Un mutuo integrativo, noto anche come secondo mutuo, è una soluzione finanziaria che consente di ottenere ulteriore liquidità quando si ha già un mutuo in corso.
pubblicato il 12 maggio 2025
Che mutuo posso permettermi?

Che mutuo posso permettermi?

Quando si decide di acquistare una casa, una delle prime domande che ci si pone è: "Che mutuo posso permettermi?". Questa domanda è cruciale poiché determina la fascia di prezzo degli immobili che puoi considerare e, di conseguenza, le tue scelte abitative.