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ISEE: cos'è, a cosa serve e come calcolarlo

ragazzi che ballano mentre organizzano trasloco

Le 3 cose da sapere:

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    L'ISEE è un indicatore della situazione economica necessario per accedere ad alcune agevolazioni.

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    L'ISEE è un indicatore della situazione economica necessario per accedere ad alcune agevolazioni.

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    Si calcola considerando redditi, patrimoni e composizione del nucleo familiare.

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    Si calcola considerando redditi, patrimoni e composizione del nucleo familiare.

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    È possibile richiederlo gratuitamente tramite CAF, INPS o online con SPID.

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L'ISEE, acronimo di Indicatore della situazione economica equivalente, è un indicatore che sempre più spesso viene utilizzato per richiedere una lunga serie di aiuti e agevolazioni rivolte ai cittadini, dall'assegno unico per i figli a carico ad altre misure di sostegno al reddito.

L'ISEE rappresenta in modo sintetico la ricchezza complessiva di un nucleo familiare attraverso i dati relativi al reddito e al patrimonio dei soggetti che lo compongono. Si tratta di un indicatore che permette di fotografare la situazione economica di una famiglia in maniera abbastanza dettagliata.

Sommario

Fattori che incidono sul calcolo dell'ISEE

Alla determinazione dell'ISEE concorrono:

  • i redditi dei singoli componenti del nucleo;
  • il saldo e la giacenza media dei conti correnti;
  • il patrimonio immobiliare (immobili, terreni);
  • le rendite finanziarie (azioni, titoli);
  • eventuali situazioni di disagio, come disabilità fisica, nucleo monogenitoriale o famiglia numerosa.

Entrando più nel dettaglio, bisogna sottolineare che l'ISEE riguarda i redditi prodotti due anni prima di quello della dichiarazione. Ciò significa che l'anno di riferimento per il calcolo dell'ISEE 2023 è il 2021, sia per quanto riguarda la situazione reddituale che quella patrimoniale. Può essere richiesto dal 1° gennaio di ogni anno e ha una scadenza fissata per il 31 dicembre dell'anno in cui è stato calcolato.

Va però precisato che in caso di peggioramento della condizione lavorativa (ad esempio, per licenziamento o cessazione dell'attività), interruzione dei trattamenti previdenziali o assistenziali o variazione del reddito superiore al 25%, l'ISEE può essere aggiornato prima della scadenza. In tal caso si parla di ISEE corrente, un indicatore con validità semestrale che riguarda i redditi e i patrimoni relativi a un arco temporale più ravvicinato. Per calcolarlo, si guarda all'anno precedente o, in alcuni casi, agli ultimi due mesi dalla domanda dell'ISEE ordinario.

Chi già usufruisce di prestazioni legate all'ISEE deve procedere con il rinnovo il prima possibile per dimostrare il permanere dei requisiti e continuare a percepire l'agevolazione senza interruzioni.

A cosa serve l'ISEE

L'ISEE serve a valutare la ricchezza complessiva di un nucleo familiare per stabilire se può beneficiare di determinati bonus o prestazioni sociali erogate dall'INPS.

Tra le agevolazioni e gli aiuti collegati al valore dell'Isee, ci sono:

  • Bonus prima casa under 36;
  • Bonus luce, gas e acqua;
  • Reddito e pensione di cittadinanza;
  • Assegno unico per i figli a carico;
  • Contributo affitti;
  • Bonus asilo nido;
  • Mensa scolastica per i figli;
  • Social card (carta di risparmio);
  • Carta acquisti ordinaria emessa da Poste Italiane per la spesa e le bollette;
  • Bonus libri scolastici;
  • Esenzione ticket sanitario;
  • Riduzione delle tasse universitarie;
  • Bonus psicologo;
  • Riduzione TARI (tassa rifiuti);
  • Conto corrente base gratuito.

Come si calcola l'ISEE

Il calcolo dell'ISEE si effettua tenendo conto della somma dei redditi e del patrimonio del nucleo familiare, che viene poi rapportata al numero dei componenti della famiglia. Ciò fa sì che anche i redditi medio-alti, se presenti in famiglie numerose, possano determinare un ISEE sufficientemente basso per poter beneficiare di determinate agevolazioni.

Il documento di partenza per calcolare l'ISEE è la Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica), nella quale sono riportati i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali di tutte le persone che compongono il nucleo familiare.

Per ottenere l'indicatore si calcola innanzitutto l'Ise (Indicatore della Situazione Economica), che si ricava sommando l'Indicatore della situazione reddituale (Isr) con il 20% dell'Indicatore della situazione patrimoniale (Isp).

Una volta ottenuto l'Ise, lo si divide per la scala di equivalenza, un parametro che prevede valori specifici a seconda della composizione del nucleo familiare.

In particolare, i parametri della scala di equivalenza sono pari a:

  • 1,00 per un componente;
  • 1,57 per due componenti;
  • 2,04 per tre componenti;
  • 2,46 per quattro componenti;
  • 2,85 per cinque componenti.

A tali valori vanno eventualmente aggiunte le maggiorazioni stabilite dalla legge per situazioni particolari, nello specifico:

  • 0,35 per ogni ulteriore componente;
  • 0,50 per ogni membro della famiglia con disabilità o non autosufficiente;
  • 0,2 se sono presenti tre figli;
  • 0,35 se sono presenti quattro figli;
  • 0,5 se sono presenti cinque o più figli;
  • 0,2 per i nuclei con almeno un figlio minore (0,3 se c'è almeno un figlio con meno di tre anni).

Ad esempio, una famiglia composta da padre, madre e due figli, di cui uno disabile, si vedrà applicare un parametro di 2,46 e una maggiorazione di 0,50, pari a una scala di equivalenza di 2,96. Sul sito dell'Inps è presente uno strumento che permette di effettuare la simulazione del calcolo dell'Isee sia ordinario che specifico per le prestazioni agevolate a favore di determinati soggetti.

Come richiedere l'ISEE

Come precedentemente menzionato, l'ISEE viene calcolato sulla base dei dati indicati nella Dsu. A seconda delle prestazioni da richiedere, si distinguono due tipologie di Dsu:

  • Dsu Mini (semplificata): è quella che si deve presentare per richiedere la maggior parte delle prestazioni agevolate;
  • Dsu Integrale: presenta un numero variabile di quadri e modelli in funzione delle caratteristiche della famiglia del dichiarante e del tipo di prestazione richiesta (ad esempio, Isee Università).

Per semplificare il lavoro di reperimento dei dati, è stata resa disponibile una scheda precompilata con i dati anagrafici e reddituali di tutti i componenti del nucleo familiare. La Dsu precompilata è stata predisposta dallo stesso Inps, che ha attinto le informazioni dalle banche dati dell'Agenzia delle Entrate e altre Pubbliche amministrazioni.

Oltre a compilare il modulo preconfezionato per ogni componente, inserendo i nuovi dati aggiornati, il dichiarante dovrà trasmettere copia di:

  • Documento d'identità e codice fiscale di ciascun componente del nucleo familiare;
  • Permesso di soggiorno (per i cittadini stranieri);
  • Certificazione dei redditi (CU, Modello Unico o Modello 730);
  • Investimenti in azioni, titoli di stato e obbligazioni;
  • Eventuali documenti relativi a invalidità o inabilità;
  • Contratto di locazione (se la famiglia è in affitto);
  • Saldo contabile e giacenza media dei conti correnti bancari e postali;
  • Documenti relativi al patrimonio immobiliare (certificati catastali, atti di compravendita, ecc.).

La Dsu si può presentare online, accedendo al portale telematico dell'Inps con le apposite credenziali (Spid, Cie o Cns), oppure facendosi assistere da un Centro di assistenza fiscale (Caf).

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