Cosa serve alla banca per valutare una domanda
Ecco cosa preparare prima del mutuo
Quali sono i documenti che si devono presentare alla banca quando si richiede un mutuo? Ogni richiesta di finanziamento, per poter essere approvata, deve prima ottenere il via libera dell’istituto di credito, sulla base di un’apposita procedura di valutazione del merito creditizio (rating). Solo gli aspiranti mutuatari ritenuti sufficientemente “affidabili” otterranno l’erogazione del prestito immobiliare.
Per poter compiere tali valutazioni la banca ricorre senz’altro a sistemi informatizzati in cui sono censite le storie creditizie di ogni soggetto, i SIC. Prima ancora di consultare i database, tuttavia, l’esame parte dalla documentazione fornita dal richiedente, volta a comprovare la situazione reddituale e patrimoniale del proprio nucleo familiare.
Pertanto, in primo luogo chi richiede un mutuo deve esibire i documenti anagrafici: documento di identità, codice fiscale, certificato di residenza, stato di famiglia ed eventuale certificato di matrimonio.
Una volta accertata l’identità e lo stato di famiglia del futuro mutuatario, quest’ultimo deve certificare la propria situazione economica. Pertanto, se si tratta di un lavoratore dipendente, è necessario specificare il tipo di occupazione, il datore di lavoro, la tipologia contrattuale e il reddito mensile netto. Queste informazioni possono essere fornite attraverso gli ultimi cedolini (buste paga). Anche se si tratta di un soggetto pensionato è possibile fare lo stesso. Questi documenti sono richiesti anche a eventuali garanti, ossia soggetti terzi che prestano la propria fideiussione personale a favore del debitore.
Se l’aspirante mutuatario è invece un lavoratore autonomo, la banca potrà richiedere copia delle ultime dichiarazioni dei redditi, degli F24 pagati e anche delle certificazioni uniche rilasciate dalle proprie controparti, in base all’attività lavorativa esercitata; se si tratta di un imprenditore individuale o di un socio di una società, potranno essere chiesti in aggiunta gli ultimi bilanci depositati e una visura camerale della società.
Oltre alla situazione reddituale, cioè le entrate nette mensili, chi richiede il mutuo deve illustrare la situazione patrimoniale, vale a dire i beni mobili e immobili detenuti, nonché gli eventuali debiti in essere. A tale scopo non c’è una regola standard, viste le innumerevoli situazioni che possono verificarsi sia nel caso delle attività (immobili, titoli, buoni postali, conti correnti) sia nel caso delle passività (mutui, prestiti personali, contratti di affitto, pignoramenti o altre azioni esecutive). È quindi necessario valutare caso per caso quale documento è più idoneo a dimostrare lo stock di ricchezza effettiva (attività meno passività) posseduta dal cliente.
Rimane infine da fornire tutta una serie di documenti relativi all’immobile che si intende acquistare o ristrutturare tramite il mutuo. La banca procederà a effettuare una perizia di stima per determinare il valore della casa, in proporzione al quale sarà definito l’importo massimo concedibile con il mutuo (loan to value). In questa ottica, il richiedente deve produrre una copia del rogito di provenienza, le planimetrie catastali e la certificazione energetica del fabbricato.
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Con questo post si conclude la proficua collaborazione fra Mutuando e Valerio Stroppa, che ringraziamo di cuore per la passione e cura con cui ha seguito le pagine e gli utenti del blog dando sempre riposte puntuali e precise. Valerio, cui auguriamo ogni bene, sarà da giugno sostituito da un'altra grande esperta del settore: Cristina Bartelli che imparerete a conoscere e apprezzare a breve e a cui diamo fin da ora un calorosissimo benvenuto.
Andrea Polo - Direttore comunicazione Mutui.it
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