Mutui e Legge di Stabilità
Luci e ombre sulla legge di stabilità 2013 per quanto riguarda il mercato immobiliare italiano. Con il testo della “finanziaria” diventeranno operative, oltre alla famigerata “Trise” - l’imposta che sostituirà l’Imu e le altre imposte sui servizi municipali - una serie di misure dedicate al sostegno dell’acquisto e alla locazione di immobili residenziali. Con qualche mal di testa in più, tuttavia, per chi ha acceso un mutuo.
Le note positive vengono dai fondi stanziati per sostenere le categorie che hanno difficoltà ad accedere ad un mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale. Oltre ai 2 miliardi stanziati mesi fa da Cassa Depositi e Prestiti per agevolare gli istituti finanziari nell’erogazione di mutui per acquisto, ristrutturazione e miglioramento energetico delle case, 40 milioni vengono infatti messi a disposizione di un fondo di solidarietà negli anni 2014-2015, che tamponerà le difficoltà di giovani coppie, famiglie monogenitoriali, con un occhio di riguardo per giovani precari, famiglie con disabili e famiglie numerose.
Chi sperimenta l’impossibilità temporanea di pagare le rate del mutuo potrà così ottenere una sospensione di 18 mesi al massimo, senza oneri aggiuntivi, a patto di possedere i requisiti per farne richiesta. In particolare possono chiedere la sospensione alla propria banca i titolari di mutui sulla prima casa non superiori a 250.000 euro e con indicatore ISEE non superiore a 30 mila euro, che abbiano perso il lavoro o che siano in condizioni di non autosufficienza o disabilità. In questi casi il fondo statale rimborserà alla banca gli interessi delle rate sospese.
Sono inoltre previsti fondi per agevolare l’accesso al prestito di giovani coppie, famiglie monogenitoriali con figli o genitori a carico e precari, per i quali lo Stato si impegna a garantire il 50% dell’importo del mutuo in caso di insolvenza. Possono accedere a questo tipo di sovvenzione gli under 35 – con qualsiasi situazione lavorativa ma con la precedenza ai lavoratori atipici e a tempo determinato - con un indicatore ISEE non superiore a 40 mila euro, titolari di mutui non superiori a 200 mila euro, con tasso fisso o variabile non superiore al “tasso effettivo globale medio sui mutui” indicato ogni tre mesi dal Ministero dell’Economia, e non possessori di altri immobili a parte quello per il cui acquisto si è acceso il mutuo, ovvero una prima casa non di lusso (quindi non categorie A1, A8, A9) e inferiore ai 95 metri quadri.
Nella legge di stabilità un altro lato positivo è l’estensione al 31 dicembre 2014 delle detrazioni fiscali al 50% per la ristrutturazione e del 65% per l’adeguamento energetico delle abitazioni (di cui parlavamo in questo articolo) il che costituisce un ulteriore sprone a utilizzare i mutui per finanziarie questo tipo di interventi. Tali detrazioni tuttavia si ridurranno a partire dal 2015, quando scenderanno al 40% per quanto riguarda le ristrutturazioni e al 50% per l’Ecobonus, mentre dal 1 gennaio 2016 l’aliquota permanente per tutti gli interventi sarà del 36%. Il bonus per la detrazione del 50% del valore dei mobili per arredare la prima casa e degli elettrodomestici terminerà invece definitivamente il 31 dicembre 2014.
Abbiamo lasciato in fondo le dolenti note. Insieme a tante agevolazioni la legge di stabilità porta infatti anche dei tagli alle detrazioni fiscali degli interessi del mutuo casa. In particolare l’aliquota detraibile potrebbe non essere più del 19% ma del 18% mentre dal 2014 potrebbe scendere ulteriormente al 17%. La detrazione al 18% potrebbe essere applicata già con la dichiarazione dei redditi relativa al 2013 nel caso entro il prossimo 31 gennaio il Governo non riuscisse a tagliare la spesa pubblica di 1,8 miliardi di euro.
30 October 2013 di Floriana Liuni
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