Mutui sospesi in aumento

Pubblicato il 18 March 2011

La crisi economica, a quasi tre anni dal suo avvento, continua a colpire in modo insistente le famiglie italiane. Molte di esse, infatti, si trovano in difficoltà per problemi  legati al lavoro, al reddito, al costo della vita che di fatto non rallenta la sua impennata e via dicendo. Per tutti questi motivi per molte famiglie la rata del mutuo è diventata insostenibile.

L’ultimo rilevamento dell’Abi, risalente allo scorso gennaio, parla chiaro: nel 2010 in Italia sono stati sospesi 35.472 contratti, per un valore complessivo di 4,4 miliardi di euro. Secondo il presidente Mussari, però, alla luce della proroga fino al prossimo 31 luglio dell’opportunità di sospensione (in base all’accordo trovato con le unioni dei consumatori), a quella data i mutui sospesi potrebbero scollinare oltre quota 50 mila.

Tra i motivi principali che determinano la necessità di arrivare alla sospensione c’è la cessazione del rapporto di lavoro, quasi sempre subordinato – ha spiegato Giuseppe Mussari. E se si va a dare una lettura geografica al fenomeno, si capisce come la crisi stia colpendo in modo più violento proprio laddove il benessere è storicamente più alto: il maggior numero di domande ammesse è stata registrata al Nord Italia con il 53,3%, seguito a ruota dal Centro (25,2%) e da Sud e Isole (21,5%). Nell’88%, lo stop al proprio mutuo ha riguardato l’intera rata, portando nelle tasche delle famiglie interessate circa 6500 euro in più di liquidi nell’arco di un anno.

Per questo e per tanti altri motivi, l'Abi e le associazioni dei consumatori hanno predisposto proprio questa settimana un tavolo di confronto sui mutui a tasso variabile e sui prestiti in generale, che oggi danno più convenienza, maggiori garanzie alle famiglie e sono la maggioranza tra i nuovi prestiti. L’associazione delle banche italiane ha coinvolto ben 17 realtà tra le unioni dei consumatori, e una volta imbastito, il tavolo sarà permanente. Ad annunciarlo è stato proprio il presidente dell'Abi Mussari, spiegando che questa tipologia di prestiti porta con sé un tasso di rischio molto significativo e ci ha indotto a fare una riflessione. E' necessario, ha aggiunto Mussari al termine del comitato esecutivo Abi, ogni sforzo possibile per comunicare al cliente quali sono i rischi che sottostanno ai mutui trentennali. Questo è il momento  il momento giusto per affrontare il tema, visto che siamo ancora in fase di piena crisi, e per chiarire ai clienti quali siano le differenze, pur restando la libertà di scelta delle famiglie.

Tornando alla sospensione del mutuo, va ricordato che la misura si rivolge a quelle famiglie colpite da una cessazione del rapporto di lavoro subordinato, dalla sospensione dal lavoro o dalla riduzione dell'orario. Questi eventi, in base ai quali si può chiedere la sospensione, devono essersi verificati entro il 30 giugno 2011. Entro questa data viene verificata l’esistenza dei requisiti e delle condizioni necessarie. L’accordo formulato nel 2009 fra l'Abi e le associazioni dei consumatori, consente di sospendere il pagamento delle rate del mutuo fino a un anno (12 mesi), per mutui di importo fino a 150.000 euro complessivi di importo, accesi per acquisto, ristrutturazione o costruzione dell’abitazione principale e sottoscritti da clienti con un reddito imponibile fino a un totale di 40 mila euro annui.

di Valerio Mingarelli

Commenti

  • M Maria Grazia 2011-11-30 11:50:39

    Vorrei comprare una casa e ho chiesto un mutuo per 135.000. Cosa si rischia?

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Il profilo dell'autore

Valerio Mingarelli Valerio Mingarelli, marchigiano, è giornalista professionista fin dall’età di 28 anni.

Ha cominciato la sua carriera in ambito televisivo (TV Marche e TV 23) per poi passare alla carta stampata nel 2002 scrivendo prima per il Giornale dell’Umbria e poi per il Corriere Adriatico. Dal 2007 è al quotidiano Metro, testata internazionale fra le più diffuse, dove cura le pagine dell’economia scrivendo, fra l’altro, di assicurazioni, risparmio, mutui e immobiliare.

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