Mattone a Milano: pronti al rimbalzo per il 2021
Il prezzo degli immobili potrebbe tornare a crescere dal 2022, ma non in periferia
Pubblicato il 27 August 2020
Nonostante una battuta d’arresto drammatica per effetto dell’emergenza sanitaria, il mercato immobiliare a Milano ha gambe robuste per tornare a camminare. Anzi a correre.
Lo rivela l’ultimo rapporto realizzato da Scenari Immobiliari sulla città metropolitana e sulla provincia di Monza e Brianza.
Dopo la frenata nel 2020, con transazioni stimate in calo a fine anno del 15,4 per cento (64.620 in totale), il mercato dovrebbe tornare a crescere già nel 2021, con un aumento del 10 per cento e 70.950 compravendite complessive.
Nella Città metropolitana di Milano, escluso il capoluogo, gli scambi di case, per quanto sostenuto da mutui prima casa più convenienti rispetto al passato, scenderanno del 16 per cento quest’anno (30.800 in totale), contro una media nazionale del 23,6 per cento, per poi salire del 10 per cento nei prossimi dodici mesi (34mila).
A sostenere il rimbalzo sarà ancora una volta la capacità attrattiva della città, la presenza di servizi e di una rete di trasporti capillare, la vivacità culturale e le potenzialità di sviluppo. Secondo Scenari Immobiliari, le trasformazioni urbane ed edilizie dovrebbero avere infatti un impatto sul mercato immobiliare del territorio di oltre 45 miliardi di euro fino al 2035 (quasi 13 nella sola città di Milano).
Alla temporanea frenata del mercato immobiliare dovrebbe corrispondere anche una contrazione dei prezzi. A Milano i prezzi medi di vendita nel 2019 erano pari a 8.850 euro al metro quadrato nelle zone centrali, cinquemila euro al metro quadrato nelle zone semicentrali e 3.300 euro al metro quadrato nelle zone periferiche. Le stime per la fine dell’anno in corso e le previsioni per il 2021 indicano una lieve diminuzione delle quotazioni. Le zone centrali manterranno il livello dei valori raggiunto per l’anno in corso, perdendo poco più dell’1% nel 2021. Le zone semicentrali registreranno una contrazione dei prezzi, nell’arco del prossimo biennio, di poco superiore al 3% per cento rispetto al 2019. L’impatto della crisi sulle quotazioni delle zone periferiche sarà invece più incisivo. Nel 2020 la diminuzione dei prezzi sarà pari a circa il 3%. La tendenza dovrebbe proseguire ancora: i prezzi dovrebbero diminuire ulteriormente nel 2021 del 3% rispetto al 2020. A partire dal 2022 i prezzi delle zone centrali e semicentrali torneranno a crescere, mentre per le zone periferiche gli effetti della crisi economica post Covid19 saranno prolungati nel tempo.
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Il profilo dell'autore
Rosaria Barrile Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.
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