Effetto lockdown sull'immobiliare: crollo del 15,5% nelle transazioni

Colpito soprattutto il Nord Ovest e il Mezzogiorno
Pubblicato il 10 June 2020
L'emergenza Covid ha provocato uno choc negativo sul mercato immobiliare italiano. Secondo la nota trimestrale dell'Osservatorio Omi dell'Agenzia delle entrate, nel primo trimestre del 2020 le transazioni residenziali sono crollate del 15,5% rispetto allo stesso periodo del 2019. Un primo trimestre 2020 difficile anche per le compravendite, che subiscono una battuta d'arresto corposa: dopo un aumento ininterrotto dal 2014 registrano una flessione del 15,5%, ossia oltre 4 mila transazioni in meno rispetto al primo trimestre 2019. Lo choc negativo è generalizzato, colpisce in parte anche i mutui prima casa e, per le compravendite, si riflette sui capoluoghi e i non capoluoghi.
Transazioni -15,8% nelle 8 principali città italiane. Tra le aree territoriali le differenze risultano minime: l'impatto è leggermente superiore alla media nazionale per Nord Ovest e per il Mezzogiorno. Secondo la statistica trimestrale Omi, nelle otto principali città italiane, il calo dei volumi delle compravendite è praticamente allineato con il dato nazionale: -15,8% in otto città contro un -15,5% nazionale. Il contraccolpo più forte è stato registrato a Milano (sotto le 5.000 transazioni, cosa che non accadeva dal primo trimestre 2016), a Napoli e a Genova, con una perdita di transazioni di poco inferiore al 20%. Tra le altre principali città, Roma e Firenze registrano variazioni tendenziali negative, “sia pure sotto la media, accentuando quelle già registrate nel quarto trimestre 2019”.
A Palermo e Bologna le transazioni resistono. Dal punto di vista della superficie compravenduta, il report Omi sottolinea che “valgono le osservazioni fatte a livello nazionale, con qualche differenza che riguarda Palermo e Bologna, due città in cui è stato più contenuto il calo delle abitazioni scambiate”. Si colgono lievi scostamenti nel Nord Est e nelle Isole, dove la dimensione media delle case acquistate registra un incremento minimo. La caduta dell’attività negoziale, sostiene il report, coinvolge tutti i segmenti ma trova conferma nella minore incidenza sulle transazioni che sono relative alle abitazioni più grandi. Nel Nord Est si rileva una differenza di dieci punti percentuali tra i due tagli estremi in cui è suddiviso il mercato: -18,8% le transazioni per le abitazioni fino a 50 mq, -8,1% per quelle oltre i 145 mq.
Choc negativo delle compravendite: tutta colpa del lockdown. Alla base di questo choc negativo, secondo l'Osservatorio Omi, c'è l'adozione delle misure di contenimento del Covid-19 attuata dal governo che ha portato alla chiusura delle attività ritenute non indispensabili. Il provvedimento ha obbligato le persone a non allontanarsi dalle abitazioni se non per ragioni necessarie, determinando il crollo delle attività legate all'immobiliare, prima fra tutte quella della compravendita: basti pensare che, a inizio 2020, prima del lockdown, gli scambi delle abitazioni erano in aumento, seppure in maniera rallentata.
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Il profilo dell'autore

Franco Canevesio Franco Canevesio, genovese, è giornalista professionista specializzato in economia e Borsa.
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