Case per studenti: con le lezioni ripartono gli affitti

Di conseguenza è ripartito anche il mercato degli affitti per gli studenti fuori sede anche se la situazione in Italia non sembra essere omogenea, sia in termini di offerta, sia in termini di canoni di locazione.

Per ora non c’è ancora stato il boom di richieste, ma la tendenza sembra essere positiva se si considerano alcuni timidi segnali emersi da fine agosto. Secondo Solo Affitti che ha esaminato i dati raccolti tramite la propria rete a contribuire a quello che si preannuncio un lento avvio del mercato degli affitti sarebbero stati gli sconti spesso applicati dai proprietari di casa.

Le città in cui nelle ultime settimane è stata rilevata una maggiore disponibilità ad applicare canoni ridotti, pur di incentivare gli studenti a prendere in affitto una stanza, sono state Pavia, Pisa, Siena, Trieste, Catanzaro. Qualche apertura verso uno sconto sul canone è stata registrata anche a Roma, Firenze e Torino. Discorso diverso invece per Milano, Bologna, Napoli, Cagliari, Rimini, Modena che non solo registrano una certa stabilità dei canoni, ma talvolta persino un aumento. È il caso di Milano, Roma e Napoli, città caratterizzate da un grande potenziale attrattivo per molti giovani, tra cui molti già laureati.

Ma per verificare l’impatto dell’emergenza sanitaria e l’avvio di una ripresa reale delle transazioni occorrerà attendere il mese di ottobre, quanto molti studenti conosceranno l’esito dei risultati dei test di ingresso alle facoltà a numero chiuso e gli atenei comunicheranno ufficialmente le modalità di didattica in presenza o meno.

La reazione dei proprietari però, secondo Solo Affitti, non si sarebbe fatta attendere: in generale circa i due terzi delle agenzie rilevano una disponibilità ad applicare uno sconto sui canoni delle stanze tra i 25 e i 50 euro al mese.

Le richieste, infatti, almeno in questa prima fase sembrano essere ancora contenute e provenienti in gran parte dagli studenti delle lauree magistrali, dei master e dagli specializzandi. Per ora le matricole restano ancora in attesa di capire come e dove muoversi.

Dato il clima di incertezza e l’ampia disponibilità di stanze in molte città, chi ha deciso di mettere a reddito un immobile, acquistato negli anni precedenti magari con il supporto di un mutuo, potrebbe tuttavia decidere di uscire dal mercato degli affitti a studenti e considerare nuovi target, tra cui famiglie e lavoratori in trasferta. Un’ipotesi anche questa tutta da verificare nei prossimi mesi, ma che tiene conto della mutata situazione: gli studenti sembrano aver richieste più articolate e maggiori esigenze rispetto al passato relative sia al contratto (soprattutto per gli aspetti legati alla disdetta), sia all’alloggio in quanto tale (bagno individuale, appartamento con massimo 2 studenti, etc).