Aste immobiliari: numeri e volumi in calo nel primo semestre
Lombardia prima per numero di aste svolte
Pubblicato il 5 September 2023
Brusca frenata delle aste immobiliari nella prima parte dell’anno. Cala sia il numero delle aste pubblicate, sia il numero delle aste effettivi. A essere interessati da questa tendenza non sono solo le società specializzate nella gestione degli immobili, ma anche i potenziali acquirenti che hanno trovato nelle vendite all'asta l'opportunità per comprare un immobile a un prezzo nettamente inferiore al valore di mercato attraverso il ricorso a mutui casa appositamente dedicati.
Avvisi d’asta in calo
Da gennaio a giugno i lotti oggetto di tentativi d’asta in Italia sono stati 91.300, il 19% in meno rispetto allo stesso intervallo di tempo del 2022. Di conseguenza il valore complessivo dell’offerta minima di partenza è sceso dai 18,8 miliardi di euro nel primo semestre 2022 ai 14,5 miliardi. A fornire la fotografia complessiva del settore è l’Osservatorio «Cherry Brick» realizzato dalla startup fintech Cherry.
Nel portale delle vendite pubbliche sono stati riportati nuovi avvisi d’asta, fino a giugno, per quasi 88mila lotti, con un calo del 18% nel numero di pubblicazioni censite rispetto al 2022. Nel dettaglio, il 54% fa riferimento ad immobili ad uso residenziale, il 20% ad uso commerciale e solo il 4% ad uso industriale, mentre un 23% è composto da altre categorie immobiliari.
La distribuzione regionale degli avvisi e delle vendite
Il 71% delle aste si è svolto tra Centro Italia (27%), Sud (24%) e Nord-Ovest (20%), mentre il 15% ed il 14% si trovano rispettivamente nelle Isole e nel Nord-Est.
In particolare, la Lombardia si conferma la regione in cui si è tenuto il maggior numero di aste con quasi 11.000 immobili all’incanto, nonostante il crollo del 28%, pari al 13% dei lotti andati all’asta su tutto il territorio nazionale. Seguono il Lazio con 9.209 aste e la Sicilia con 8.959, mentre a fondo classifica si mantiene la Valle d’Aosta con 116.
A livello di Tribunali locali, quello in cui sono state pubblicate il maggior numero di nuove aste risulta essere quello di Roma (2.886, -16%), a cui seguono Brescia (1.927), Catania (1.848) e Milano (1.778). Leggermente diversa la classifica dei Tribunali che hanno gestito il maggior numero di aste, all’apice resta Roma (2.935 aste, con un calo del 10%), ma con dietro Catania (1.951), Milano (1.807) e Bergamo (1.634).
Valore in calo per la base d’asta
Per quanto riguarda la base d’asta media, nel primo semestre 2023 si è attestata sui 159mila euro, in calo del 5% rispetto ai 167mila euro dell’anno precedente. Il valore medio degli immobili residenziali è 126mila euro.
Il Trentino-Alto Adige risulta la regione il cui valore medio di base d’asta è stato più elevato a livello nazionale, attestandosi a 260mila euro, in rialzo del 26% rispetto al primo semestre del 2022. Ultime posizioni invece occupate dal Molise, con i suoi 100mila euro, e dalla Sicilia con 106mila euro.
Analizzando, invece, il valore della somma di base d’asta complessiva a livello regionale, il Lazio si assesta su un complessivo di 2 miliardi di euro (-29%), seguito poi da Lombardia con 1,8 miliardi e Toscana con 1 miliardo. Mentre Roma risulta la prima città con un valore di 1,5 miliardi di euro (-34%), seguita a notevole distanza da Perugia e Napoli rispettivamente con 394.000 euro e 372.000 euro.
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Il profilo dell'autore
Rosaria Barrile Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.
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