Un 2020 sulle montagne russe per il mattone italiano?

L'impennata dell'ultimo trimestre sarà bastata per recuperare?
Pubblicato il 10 March 2021
Come chiuderà il 2020 il mercato immobiliare italiano? Non si sa ancora, i dati ufficiali complessivi arriveranno tra un po' di tempo, tanto per le compravendite quanto per i mutui, compresi i mutui prima casa.
Per il momento si possono però fare delle congetture guardando l'andamento trimestrale dell'annus horribils della pandemia. E così vediamo che nel 2020 il mattone italiano è andato sulle montagne russe.
Partiamo dalla fine, cioè dal quarto trimestre. L'ultima nota trimestrale di Omi, l'Osservatorio immobiliare dell'Agenzia delle Entrate, dice che negli ultimi tre mesi del 2020 le compravendite residenziali hanno avuto un'impennata: 183.381, quasi 15 mila in più, pari a un +8,8% in più rispetto al quarto trimestre 2019.
Il quarto trimestre non basta: il 2020 rischia un -17,1%
Nonostante gli ultimi tre mesi dell'anno, gli esperti rimangono dubbiosi sulla reale consistenza del recupero.
Più probabile, secondo un rapporto curato da Engel & Völkers in collaborazione con Nomisma, che il mercato rimanga sotto pressione nel breve e medio periodo: il consuntivo 2020, potrebbe evidenziare un numero complessivo di transazioni di poco superiore o attorno alle 500 mila unità (sommando i quattro trimestri 2020 si arriva a quasi 558 mila unità compravendute, per esempio), in calo del 17,1% annuo, secondo lo scenario più soft, oppure con un calo del 18,7% (a 491 mila unità) secondo quello più hard.
Mutui per 49,2 miliardi di euro nel 2020
Per quanto riguarda i mutui, compresi i mutui prima casa, Nomisma stima che il 2020 si è chiuso con erogazioni per 49,2 miliardi di euro in terreno leggermente positivo rispetto al 2019 (+0,8%).
Un andamento, sostenuto soprattutto dalle surroghe e dalle sostituzioni decisamente superiori (+20,2%) rispetto a quello registrato nel 2019.
La quota delle compravendite sostenute dal mutuo, rispetto al totale, è in aumento (stimabile) del 57,1%.
Se lo scenario venisse confermato, il 2021 potrebbe vedere il peggioramento dei flussi per acquisto, con un calo dei nuovi mutui del -17,8% annuo, visto che si prevede un ribasso sia delle nuove operazioni che delle surroghe.
La pandemia ha eroso il mercato del mattone
Cosa è successo, allora, nel 2020?
Secondo il market report di Engel & Völkers e Nomisma, la pandemia ha eroso un’ampia quota di mercato rispetto alle previsioni di inizio 2020, cioè prima dell'esplosione della pandemia, quando ancora si parlava di 612 mila compravendite.
La realtà è andata ben diversamente e le perdite saranno ragguardevoli: la batosta è arrivata soprattutto nel secondo trimestre 2020 quando, per colpa del lockdown, le registrazioni sono crollate del 27,2%, dopo il -15,5% dei primi tre mesi.
Nel terzo trimestre le compravendite sono aumentate del 3,1% rispetto al terzo trimestre 2019, e poi è arrivata l'impennata del quarto trimestre con un +8,8% che fa ben sperare, ma non servirà a recuperare il terreno perduto.
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Il profilo dell'autore

Franco Canevesio Franco Canevesio, genovese, è giornalista professionista specializzato in economia e Borsa.
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