South working, il Sud che salva l'Italia

Sempre più aziende interessate a questa realtà
Pubblicato il 26 August 2022
Sarà il sud a salvare l'Italia? Potrebbe essere, visto il gran parlare che si fa del South working, lo smart working che parte dal meridione e che diventa ogni giorno di più una soluzione che le aziende guardano con interesse.
Lo mette in luce una ricerca di Randstad e Fondazione per la sussidiarietà: s'intitola “South working per lo sviluppo responsabile e sostenibile del Paese” ed è stata presentata al Meeting di Rimini. Si tratta di un fenomeno nuovo che può contribuire alla crescita del Sud, contrastando addirittura lo spopolamento delle aree remote: c'è anddirittura chi lo vede come un possibile incentivo a settori come i mutui prima casa.
Il South working per reclutare nuove competenze
“La creazione di un hub di lavoro può essere il volano per il South working reclutando competenze altrimenti non accessibili, garantendo il bilanciamento vita-lavoro e sostenendo un indotto locale - spiega Marco Ceresa, group ceo di Randstad - I presupposti per esperienze di South working che abbiano successo sono la creazione di un’infrastruttura digitale adeguata, spazi adeguati e uno sforzo multilaterale tra aziende, agenzie per il lavoro, comuni di riferimento e atenei universitari”.
Hub al Sud
Le aziende italiane guardano con interesse agli hub di lavoro al Sud: parliamo di spazi di co-working o di uffici in aree lontane dalle grandi città del Centro-Nord. Le aziende, secondo la ricerca, si dichiarano disposte ad aprire soprattutto per contribuire alla crescita (61%), ma anche per accedere a figure professionali difficili da reperire (48%) e ridurre i costi (35,5%).
Lavoro al Sud contro lo spopolamento
Il South working in realtà trova la sua radice nei dati della ricerca che attestano come il Sud vada incontro, nei prossimi anni, a un calo della popolazione superiore alla tendenza nazionale: entro il 2030, infatti, nel Mezzogiorno gli abitanti tra i 20 e i 64 anni si ridurranno dell’11% rispetto al -6,7% atteso a livello nazionale. Questo andamento, secondo la ricerca, è effetto di fattori demografici ma anche di nuovi flussi migratori interni, legati alla ricerca di lavoro qualificato.
Le figure più ricercate online
Tra le figure con livelli alti di competenza sono soprattutto rappresentanti di commercio (4.054), sviluppatori di software (3.362), segretari con mansioni amministrative ed esecutive (3.001). Gli annunci per figure con competenze medie, invece, riguardano soprattutto assistenti alle vendite (6.097), installatori e riparatori di apparati elettromeccanici (2.917) e manutentori di apparati elettronici industriali (2.061).
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Il profilo dell'autore

Franco Canevesio Franco Canevesio, genovese, è giornalista professionista specializzato in economia e Borsa.
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