Immobili all'asta: cosa bisogna sapere
Pubblicato il 15 November 2013
Che il mercato immobiliare italiano stia versando in una condizione di sofferenza ormai dal 2008 ce lo siamo detti diverse volte. La crisi, poi, sta portando molte famiglie a non riuscire più a far fronte alle spese di affitti o al pagamento delle rate del mutuo sfociando così in diversi pignoramenti e sfratti. Questa situazione, per intenderci, ha fatto rilevare dal Ministero della Giustizia italiano un incremento degli immobili finiti all’asta, ben 22.895 nei primi sei mesi dell’anno scorso. Di questi, però, soltanto 6.477 sono stati poi effettivamente battuti.
Considerando anche le difficoltà che nel nostro Paese sembrano dover affrontare molte famiglie per ottenere un mutuo, e non sempre con un esito finale positivo, una soluzione potrebbe proprio essere rappresentata da queste aste immobiliari.
Innanzitutto i prezzi degli immobili, rispetto ai loro effettivi valori, possono essere ridotti fino al 25% nel momento in cui, come spesso accade, i primi tentativi di aste rimangano vani. Inoltre, nel 2003, è stato creato un protocollo tra l’Abi (Associazione Bancaria Italiana) e alcuni tribunali in base al quale chi vuole partecipare a un’asta può richiedere un mutuo preventivamente. Questo verrà poi effettivamente erogato solo nel momento in cui la persona si sia aggiudicata l’immobile, che sarà quindi soggetto di un’ipoteca di primo grado.
Delle condizioni quindi assolutamente favorevoli pera chi vuole comprare una casa, ma che non riescono ancora a convincere del tutto gli italiani, che si dimostrano quasi sempre scettici e dubbiosi sulla trasparenza delle aste e su quello che comporta aggiudicarsi un immobile su cui grava un pignoramento. In realtà non molti sanno ancora che, per la legge n. 80 del 14/5/2005 che regola la materia, non solo gli immobili battuti vengono liberati da ogni ipoteca o pignoramento, ma sui siti dei tribunali devono essere sempre disponibili tutti gli immobili che saranno battuti. Questi vanno poi resi pubblici anche su testate quotidiane e sull’albo dei tribunali.
Su questo tema è intervenuto anche in questi giorni il Consiglio Nazionale del Notariato che, in collaborazione con alcune associazioni di consumatori, ha stilato una sorta di vademecum. Emergono consigli del tutto ragionevoli che valgono ovviamente per chiunque voglia comprare una casa, ossia quello di visionare l’immobile con attenzione anche al contesto e alle condizioni effettive in cui versa. Inoltre, il suggerimento è quello di dichiarare prima dell’asta se si tratti o no della prima casa, perché nel caso lo fosse si hanno addirittura delle agevolazioni sulle detrazioni. Ci si raccomanda anche di verificare se l'immobile è abitato, perchè nel caso in cui lo fosse sarà chi se lo aggiudica a dover pagare lo sfratto dei morosi.
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Il profilo dell'autore
Vittoria Giannuzzi Vittoria Giannuzzi, barese, si è laureata in Comunicazione Sociale, Istituzionale e Politica presso l’Università di Bari.
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