Il 34% delle bollette italiane è green

Mutuo casa: trova il migliore Calcola rata mutuo

L'attenzione per l'ambiente passa anche dalla casa

Pubblicato il 29 May 2019

Si è detto: il 2019 è l'anno dell'energia green. L'operazionme mutui green tanto voluta dalla Ue è entrata nel vivo con 84 banche in Ue (8 in Italia), che si sono dichiarate pronte a sostenere i progetti per la costruzione di case a impatto zero o anche solo per migliorare del 30% le prestazioni energetiche di abitazioni già esistenti. Tutto pur di aderire al progetto EeMap, ossia Energy efficient mortgages action, nell'ambito del programma Horizon 2020 e dell’Emf-Ecbc, la federazione degli istituti di credito europei. Adesso si vede come le fonti rinnovabili conquistino sempre più terreno tra quelle che coprono i consumi energetici italiani, anche se si vede scendere il peso degli incentivi dedicati in bolletta.

Italia 2018: raggiunto il 18,1% di impianti green. Il Gse ha da poco pubblicato il rapporto sull'attività energetica 2018, certificando, per il quinto anno consecutivo, il superamento del 17% dei consumi coperti da fonti rinnovabili, obiettivo che l'Ue aveva fissato per il 2020. Secondo le ultime stime l'Italia, nel 2018, ha raggiunto il 18,1% di fabbisogno energetico da rinnovabili e il 34,4% dei consumi di energia elettrica che vengono coperti da impianti di produzione green, con oltre un gigawatt di potenza aggiuntiva; questo significa che ogni dieci kWh prodotti in Italia, più di tre kwh sono verdi.

11,67 miliardi di euro il peso degli incentivi in bolletta. Nel rapporto viene spiegato che il peso degli incentivi in bolletta, nel 2018, è stato di 11,6 miliardi di euro: la voce “componente A3” in bolletta, ora Asos, si è alleggerita di quasi un miliardo, rispetto ai 12,5 miliardi del 2017. I costi che sono stati sostenuti dal Gse per incentivazione e ritiro dell'energia elettrica sono stati pari a 13,4 miliardi di euro, in discesa rispetto ai 14,2 miliardi di euro del 2017: il calo, sostiene il rapporto, è dovuto al termine del periodo incentivante di impianti ex-certificati verdi e CIP6, ma è anche dovuto a una minor produzione fotovoltaica. Ritirando e poi collocando sul mercato elettrico 30,6 TWh, sempre nel 2018 il Gse ha realizzato un ricavo da 1,8 miliardi di euro, 100 milioni in più rispetto al 2017.

Crippa, Mise: “il settore energia deve occuparsi dei poveri”. Un tema balzato all'attenzione dei media dopo l'intervento dell'elimosiniere del Papa il quale ha riallacciato il contatore elettrico in un palazzo romano occupato, è quello della povertà energetica. “È necessario che il settore dell'energia si occupi della povertà energetica. Per questo abbiamo previsto di istituire un osservatorio su questo tema: nei prossimi giorni inviteremo le istituzioni e il Mise a ragionare sulle modalità di organizzazione e di gestione”, spiega Davide Crippa, sottosegretario al Mise. In questo campo, sostiene Crippa, “gli strumenti messi in atto vanno migliorati anche se, a livello regionale, ce ne sono alcuni già importanti”. Secondo il sottosegretario, “serve uno strumento di incentivazione sia al risparmio che all'efficienza energetica, in modo che gli investitori possano intervenire a sostegno di coloro che faticano a pagare le bollette”.

Mutui: ottieni il migliore per te Calcolo rata mutuo