L’abbondante liquidità e bassi tassi d’interesse favoriscono l’interesse degli investitori per l'immobiliare italiano. Secondo un'indagine condotta da Cushman & Wakefield, società specializzata a livello mondiale nei servizi immobiliari, il mercato italiano, anche alla luce dei fatti accaduti in emergenza Covid 19, si dimostra tra i più resistenti e affidabili al mondo. Non è un caso che un indicatore estremamente concreto come l'andamento del mercato dei mutui prima casa continui a segnare indici positivi, attestando la voglia di acquisto nel campo immobiliare.
Nei primi nove mesi 2020 sono stati investiti nell'immobiliare italiano sei miliardi di euro, secondo C&W. In termini di volumi, si è verificata una contrazione del 20% rispetto allo stesso periodo 2019, che però è stato un anno record per l’immobiliare italiano. La performance, dunque, è più che positiva, tenuto conto che quest'anno il mercato è stato condizionato dal Covid tanto per quanto riguarda le compravendite che per la prudenza degli investitori. “Il mercato ha reagito meglio del previsto alla pandemia e i numeri lo hanno confermato. E poi esiste ancora un’abbondante liquidità oltre a un contesto generale di tassi bassi, cose che rendono l’immobiliare italiano molto appetibile per chi cerca rendimenti”, spiega Carlo Vanini, responsabile divisione capital markets Italia di Cushman & Wakefield, .
Logistica e uffici sono due settori che, nonostante lo smart working, hanno attratto circa il 50% dei volumi, il 10% in più rispetto al 2019, confermandosi tra le asset class con maggiore appeal. Più brillante ancora la performance della logistica: con quasi un miliardo di euro, infatti, il settore ha raddoppiato il volume rispetto al 2019, preparandosi a chiudere il 2020 su livelli record. Un contributo forte alla competizione tra gli investitori e il livello di offerta, che risulta ancora insufficiente a soddisfare la domanda; contribuisce non poco la compressione dei rendimenti prime, registrati sotto la soglia del 5%.
Secondo il rapporto di Cushman & Wakefield, permane comunque l’incertezza sul mercato e questo porta gli investitori a strategie d'investimento più difensive (quelle che premiano operazioni core nel settore uffici e logistica) e alla ricerca di una maggiore diversificazione, quella che spinge i volumi degli investimenti verso settori alternativi. In quest'ottica il settore residenziale viene visto come un'asset class immobiliare istituzionale: per questo, secondo C&W, tra sviluppi e costruito, gli investimenti che sono stimati nel living nei primi nove mesi rappresentano oltre il 5% del totale.
Commenti