Negli ultimi anni il comparto ha vissuto importanti trasformazioni
Pubblicato il 25 September 2017
Nel corso degli ultimi anni il comparto dei mutui ha subito vivaci trasformazioni in Italia dove, nonostante si avverta un ritardo rispetto ad altre zone, l’offerta proposta dai vari istituti si è evoluta notevolmente. Di differenze in questo specifico settore di mercato rispetto ad altri paesi ce ne sono molte, una tra tutte riguarda i cosiddetti mutui subprime, e cioè tutti quei finanziamenti concessi a coloro che non possiedono garanzie sufficienti per accedere ai tassi applicati dal mercato in quanto classificati come cattivi pagatori o comunque a rischio insolvenza. Secondo un recente articolo pubblicato da Il Sole 24Ore in Italia, al contrario di quanto accaduto ad esempio in America e Inghilterra, non si è mai verificata una crisi in senso stretto per ciò che riguarda questa specifica categoria di credito ad alto rischio anche se nel biennio 2012 – 2014 le erogazioni hanno subito una battuta di arresto, risolta però con un diverso modello di business. Dal 2015, complici gli effetti della crisi e la scarsa liquidità, gli istituti hanno cominciato a valutare con maggiore cura il risk based pricing, arrivando a definire spread diversi (circa 3 o 4 possibilità) per diversi clienti, a seconda del grado di rischiosità dell’investimento.
Un mercato, quello italiano, diventato progressivamente più sicuro anche grazie al fenomeno delle surroghe che negli ultimi tempi ha registrato cifre da record: questi prodotti oggi rappresentano la metà delle richieste di mutuo casa stipulate online e il 30% del totale. Lo stock dei mutui, con questi prodotti, si è dunque fatto più solido in quanto ogni banca, prima di procedere, deve necessariamente rivalutare il rating del cliente che, in linea di massima, avrà una rata più bassa da sostenere e di conseguenza più accessibile.
Se è vero che nel nostro paese sono stati fatti importanti passi in avanti sotto il profilo della valutazione creditizia dei clienti è altrettanto vero che molto lavoro c’è ancora da fare e ciò sembra evidente valutando lo stato delle cose in altre zone, come in Usa ad esempio, dove lo spread è costruito su misura per ogni cliente.
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Il profilo dell'autore
Francesca Lauritano Francesca Lauritano, dopo una formazione iniziale di stampo umanistico ha deciso di indirizzare i suoi studi nel campo della comunicazione e del marketing attraverso un Master in Comunicazione d’Impresa.
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