Il rendimento lordo annuo di un affitto è del 4,9%
Pubblicato il 29 November 2017
Il mattone italiano rende sempre di più. Mutui, soprattutto mutui prima casa, mai così convenienti con tassi ai minimi storici, prezzi in discesa del 40% rispetto al periodo ante crisi e canoni di locazione in ripresa fanno dell'immobiliare italiano un mercato che rende bene.
In Italia il mattone rende il 4,9% l'anno. Lo dice l'ufficio studi di Tecnocasa, che ha calcolato il rendimento annuo lordo degli immobili, ossia il rapporto tra canone di locazione annuo, pari alla somma delle dodici mensilità di affitto incassato dal proprietario, e il capitale investito per acquistare l'immobile. Bene, da questo calcolo emerge che un bilocale medio usato nelle grandi città italiane, in media rende il 4,9% all'anno. La percentuale è la media fra il 4,2% di rendita di Firenze e il 5,9% di Verona che, insieme a Palermo, col 5,5% di rendita, costituiscono le città dove il mattone in affitto rende di più. Nel primo semestre 2017, secondo Tecnocasa, nelle grandi città i canoni di locazione sono in aumento del 2% per i monolocali, dell'1,2% per i bilocali e dell'1,1% per i trilocali.
Quando rende un bilocale a Milano? Un esempio concreto di quanto può essere il ritorno ottenibile dalla locazione di un immobile lo fornisce lo stesso Ufficio studi Tecnocasa, che prende in considerazione una città come Milano, dove il rendimento lordo degli immobili è il 4,9%, in linea col dato nazionale. L'investitore che disponga di liquidità per 236 mila euro, potrebbe acquistare un bilocale in zona semicentrale affittandolo con contratto di locazione con cedolare secca al 21%. In 15 anni, sostiene Tecnocasa, l'acquirente può incassare 700 euro al mese di canone: dagli 8.400 euro lordi del canone annuo dovrà detrarre la cedolare secca al 21% (in tutto 1.764 euro l'anno), spese di manutenzione straordinaria, Imu e Tasi, per cui resterà con un canone annuo netto di 5.224 euro. In quindici anni il guadagno netto da locazione raggiunge la cifra di 78.360 euro da sommare alla rivalutazione annua dell'immobile su base Istat - nell'esempio di cui sopra da 236 mila euro a 267.033 euro - per un valore totale da 345.393 euro.
Il mattone batte il btp. Mettendo a confronto la rendita di un immobile come questo con quella di un btp a 15 anni, con rendimento netto all'1,93 %, il risultato parla di una vincita netta per il mattone. Tornando all'appartamento da 236 mila euro, con un btp a 15 anni all'1,93% il capitale finale sarebbe da 315.160 euro, 30 mila euro in meno rispetto agli oltre 345 mila euro di resa di un appartamento dato in affitto. Tutto questo, ovviamente, a patto che non sorgano durante la locazione imprevisti come morosità o altre problematiche nel rapporto inquilino-proprietario.
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Il profilo dell'autore
Franco Canevesio Franco Canevesio, genovese, è giornalista professionista specializzato in economia e Borsa.
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