Credito: famiglie più prudenti nelle richieste di mutui e surroghe
Credito: famiglie più prudenti nelle richieste di mutui e surroghe
Pubblicato il 13 October 2022
Condizionate da un clima di inflazione crescente e da una grande incertezza circa l’evoluzione della guerra e del prossimo aumento dei tassi da parte della Bce, le famiglie italiane si muovono con cautela, in particolare per quanto riguarda la richiesta di nuovi finanziamenti, costituiti da prestiti e mutui prima casa.
I primi nove mesi del 2022
I primi nove mesi dell’anno confermano una certa prudenza nella domanda di credito: entrando nel dettaglio, secondo l’ultima analisi condotta dalla società Crif (la società che gestisce il Sistema di Informazioni Creditizie Eurisc), le richieste di mutui immobiliari e surroghe, dall’inizio dell’anno hanno registrato una contrazione complessiva del 22,6% rispetto ai primi nove mesi del 2021 (-25,5% la flessione nel mese di settembre).
Il crollo delle surroghe
Il dato pesantemente negativo di questa tipologia di finanziamento è legato soprattutto al crollo verticale delle surroghe che, secondo l’ultima rilevazione realizzata da Crif, sono diminuite del 61,9% rispetto al 2021 e ormai rappresentano poco più dell’8,5% del totale.
I nuovi mutui, invece, restano sostanzialmente stabili rispetto alla corrispondente rilevazione, tanto che a livello di erogazioni il calo è molto contenuto e si attesta all’1,7%.
In compenso, nei primi 9 mesi del 2022 l’importo medio dei mutui richiesti è cresciuto del 4,7% rispetto al corrispondente periodo 2021, attestandosi a 144.658 euro.
“La domanda di finanziamenti da parte delle famiglie non sembra ancora aver iniziato a risentire dell’incertezza e delle tensioni che caratterizzano lo scenario economico e geopolitico e in questi primi 9 mesi dell’anno. Per quanto riguarda nello specifico i mutui è necessario fare un distinguo fondamentale: il calo complessivo delle richieste è da attribuire alla secca frenata delle surroghe, che avevano caratterizzato il biennio precedente grazie a tassi particolarmente convenienti, mentre i nuovi mutui stanno facendo registrare una sostanziale tenuta”, spiega Simone Capecchi, Executive Director di Crif.
Gli under 35
Nei primi 9 mesi dell’anno il 35,6% delle richieste di mutuo è stato presentato da giovani under 35 anche se il ritmo delle nuove domande si sta velocemente attenuando dal momento che il rialzo dei tassi ha reso progressivamente meno conveniente l’offerta di mutui giovani a tasso fisso garantiti dal Fondo di Garanzia Consap.
Questo segmento resta comunque di grande importanza, seppur in misura diversa a seconda della regione. In particolare vi è una maggiore propensione all’acquisto di un’abitazione con il supporto di un mutuo nelle regioni del Nord-Ovest, dove gli under 35 rappresentano ben il 39% del totale, mentre all’estremo opposto troviamo il Centro Italia con il 27%. In posizione intermedia il Nord-Est (32%) e il Sud (29%). In generale le preferenze dei giovani si concentrano nei comuni più piccoli e in strutture condominiali, nell’80% dei casi.
Case in classe A
Inoltre, i più giovani sono maggiormente orientati ad acquistare case nuove o ristrutturate, con queste ultime che rappresentano il 25% dei casi, mentre sul fronte energetico cresce la sensibilità verso soluzioni abitative in Classe A che per gli under 35 rappresentano il 10% del totale.
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Il profilo dell'autore
Rosaria Barrile Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.
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