L'Istat stila un bilancio sulla base delle attività notarili
6 gen 2015 | 2 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
Pubblicato il 6 January 2015
Dopo una leggera ripresa nel primo periodo dell'anno, il settore immobiliare segna una nuova battuta d’arresto. Le compravendite di immobili, sia ad uso residenziale sia ad uso commerciale, tornano a registrare valori negativi. A segnalare la tendenza sono gli ultimi dati dell'Istat sulla base degli atti notarili relativi al secondo trimestre. La contrazione è del 3,1% per le compravendite di abitazioni e del 3,2% per gli immobili per le attività economiche.
Venendo all’attività dei notai, nel secondo trimestre, ovvero da aprile a giugno 2014, sono stati 151.994 gli atti siglati per trasferimenti di proprietà di unità immobiliari. Il 93,3% riguarda trasferimenti di proprietà di immobili ad uso abitativo ed accessori (141.833), il 6% unità immobiliari ad uso economico (9.126) e lo 0,7% (1.035) unità immobiliari ad uso speciale e multiproprietà.
A livello territoriale, nel comparto dell’immobiliare ad uso residenziale, la riduzione investe tutte le regioni con valori sotto la media nazionale nelle Isole (-9,7%) e al Sud (-5,4%). Anche nel settore dell’immobiliare ad uso economico, tutte le aree geografiche fanno registrare forti riduzioni tranne le Isole (+4,5%) dove, pur rallentando la crescita, i valori si mantengono positivi. Le riduzioni più marcate si rilevano al Sud (-6,4%) e al Centro (5,1%), mentre il Nord-ovest è in linea con la media nazionale (-3,2%). Più contenuto il calo del Nord-est (-1,2%).
I primi sei mesi del 2014 si chiudono dunque con una variazione negativa dell’1%, corrispondente ad un volume di 292.710 atti notarili di trasferimenti di proprietà. Mentre il Nord-est e il Centro chiudono i primi due trimestri con una variazione positiva (rispettivamente +1,4% e +2,6%), il Nord-ovest (-1,9%), il Sud (4,1%) e le Isole (-5,6%) risentono invece della forte riduzione registrata nel secondo trimestre.
Ma mentre il mercato immobiliare rallenta, quello dei mutui sembra ripartire. Le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare (come nel caso di un mutuo prima casa) registrano invece una crescita del 5,1%. Nel settore dei mutui e dei finanziamenti, valori positivi si osservano in tutte le aree geografiche, con valori sopra la media al Sud (+10,6%) e nel Centro (+9,6%).
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