Compravendite e mutui: il bilancio del 2020

A soffrire sono soprattutto Sud e capoluoghi

A soffrire sono soprattutto Sud e capoluoghi

Pubblicato il 15 June 2021

La pandemia ha colpito molti settori e l'immobiliare non fa eccezione. Ma qual è stato, di preciso, l'effetto su compravendite e mutui?

La risposta arriva dal Rapporto immobiliare residenziale 2021, elaborato dall'Osservatorio dell'Agenzia delle Entrate in collaborazione con Abi.

I numeri delle compravendite

Non sorprende che il 2020 si sia chiuso con un calo delle compravendite.

Le abitazioni passate di mano sono state 558 mila, quasi l’8% in meno rispetto al 2019. La frenata (che si traduce in 46 mila unità in meno) interrompe la crescita dei volumi che proseguiva dal 2014, a un ritmo medio annuo del +7,5%.

Crollo e ripartenza

A guardare i dati più da vicino, però, anche in un anno nero si possono notare sfumature meno cupe.

Il rapporto sottolinea infatti una “una elevata variabilità dei tassi tendenziali nei diversi trimestri”. A un “effetto inevitabilmente negativo delle misure restrittive per il contenimento della pandemia” è seguita “una capacità di recupero espressa dal mercato non appena si sono concretizzate le prime prospettive di ripresa economica”.

Nel primo trimestre hanno iniziato ad avvertirsi gli effetti del blocco. Nel secondo il calo ha raggiunto l'apice, per poi lasciare spazio nel terzo a una “crescita superiore alle attese, in particolare nei comuni non capoluogo”.

Tra ottobre e dicembre, il 2020 si è poi concluso con un volume di compravendite superiore a quello del quarto trimestre 2019.

La crisi dei capoluoghi

Il guizzo finale non ha potuto riportare l'intero anno in positivo, ma ha ammortizzato il dato complessivo.

Il calo delle compravendite più rilevante si è registrato al Sud (-9%) e nelle Isole (-9,2%), che rappresentano però solo un quarto del mercato nazionale. Nel Nord Est si registra la perdita più contenuta, -6,3%.

Nei comuni non capoluogo, nel complesso, il calo è meno elevato (-5,7 %), mentre pagano di più i capoluoghi (giù dell'11,4% ).

L'impatto sul fatturato

Il calo delle compravendite è coerente con quello del fatturato generato: nel 2020 è stato di 89 miliardi di euro, l'8,7% in meno rispetto all'anno precedente. Quasi il 58% del fatturato riguarda acquisti di abitazioni nelle aree del Nord

Sono state vendute abitazioni per un totale di circa 60 milioni di metri quadrati, in calo del 6,5% rispetto al 2019. Cresce però, seppur di poco (+1,3 metri quadrati), la superficie media, pari a 107,5 metri quadrati.

Il calo dei mutui

Nel corso del 2020 sono stati registrati poco meno di 273 mila acquisti di abitazioni assistiti da mutuo ipotecario, in calo del 4,8% rispetto all’anno precedente.

Una compravendita su due effettuata da persone fisiche è stata accompagnata da un mutuo.

Il capitale complessivo finanziato ammonta a poco meno di 36 miliardi di euro. Il calo c'è (-1,7%) ma è meno significativo rispetto a quello dei volumi.

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Il profilo dell'autore

Paolo Fiore Giornalista professionista e leccese in trasferta: Bologna, Roma, New York, Milano. Dopo la Scuola di giornalismo Walter Tobagi, ha scritto per Affaritaliani, MF-Milano Finanza, l'Espresso, Startupitalia e Skytg24.it. Si occupa di economia e innovazione per Agi, FocuSicilia e collabora con il gruppo Rcs.

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