A caccia di borghi perduti: comprar casa per un pugno di euro

Grazie all’iniziativa di due comuni siciliani, Salemi (Trapani) e Gangi (Palermo) e di uno piemontese, Carrega Ligure(Alessandria), è possibile acquistare un immobile spendendo solo un euro.

Per prevenire il degrado delle abitazioni e per arginare lo spopolamento di piccoli centri urbani le amministrazioni dei tre comuni hanno infatti deciso già da diverso tempo di correre ai ripari vendendo a tale importo le case in cambio di un preciso impegno degli acquirenti a ristrutturarle.

Si tratta di immobili di proprietà di privati che, volendo venderle, indicano il comune come intermediario: chi vuole acquistarle non deve far altro che mettersi in contatto con il comune e dichiararsi disponibile ad assumersi gli oneri di ristrutturazione, che grazie agli incentivi statali ed europei, possono essere sostenuti anche tramite finanziamenti.

Ma per cogliere questa opportunità occorre affrettarsi perché le amministrazioni comunali starebbero tornando sui propri passi.

A Carrega Ligure, dove a partire da fine ‘800 molti abitanti furono costretti ad emigrare verso le Americhe abbandonando le loro le abitazioni, le difficoltà burocratiche, associate ai frazionamenti catastali e ad una distribuzione ormai in tutto il mondo dei proprietari originari, si sono rivelati ostacoli insormontabili.

Nonostante ciò, il progetto resta in piedi. L’ idea ha infatti stimolato  la vendita di altri “ruderi” da parte dei legittimi proprietari. Il ruolo del Comune sarà, in questo caso, di semplice intermediario tra chi intende disfarsi di un rudere richiedendo importi molto modesti e chi intende ristrutturarlo.

Stesso discorso per Gangi che deve fare i conti con un bilancio dell’iniziativa non proprio brillante, al pari di Salemi. A cinque anni dal primo bando lanciato dal comune palermitano, le case in vendita a un euro sono quaranta, ma si parla di soli sette accordi firmati, altri due in corso di chiusura, ma soltanto tre interventi di ristrutturazione completati.