Case Green, approvata la direttiva Ue

Italia contraria alla misura

Italia contraria alla misura

Pubblicato il 15 March 2023

Il Parlamento europeo ha approvato la revisione della direttiva sull’efficienza energetica in edilizia finalizzata ad aumentare il tasso di ristrutturazioni e a ridurre consumo energetico ed emissioni nel settore edilizio. La Direttiva Case Green prevede che gli edifici residenziali raggiungano, come minimo, la classe di prestazione energetica E entro il 2030, e D entro il 2033.

Nel comunicato pubblicato dal Parlamento si legge che “gli interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche dovranno essere effettuati al momento dell’ingresso di un nuovo inquilino, oppure al momento della vendita o della ristrutturazione dell’edificio”. Attenzione quindi a coloro che stipulano mutui prima casa i quali d'ora in poi, dovranno accertarsi che l'abitazione rispetti i nuovi standard.

Stop agli incentivi statali

Tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2028 e, se possibile, dovranno dotarsi di tecnologie solari entro il 2028: gli edifici residenziali sottoposti a ristrutturazioni importanti la data limite è il 2032.

“Gli Stati membri - si legge nella Direttiva - non offrono più incentivi finanziari per l’installazione di caldaie individuali che usano combustibili fossili”. L’obiettivo è quello di eliminare gradualmente l'uso di impianti di riscaldamento a combustibili fossili in tutti gli edifici entro il 2035 o, se si dimostra alla Commissione che ciò non è fattibile, entro il 2040. Saranno consentiti sistemi di riscaldamento ibridi, caldaie certificate per funzionare con combustibili rinnovabili e altri sistemi tecnici per l’edilizia che non utilizzano esclusivamente combustibili fossili.

Il nodo finanziamenti

I Paesi Ue stabiliranno le misure necessarie per raggiungere questi obiettivi nei rispettivi piani nazionali di ristrutturazione che dovranno prevedere regimi di sostegno per facilitare l’accesso alle sovvenzioni e ai finanziamenti. Gli Stati membri dovranno allestire punti di informazione e programmi di ristrutturazione neutri dal punto di vista dei costi. I regimi finanziari dovranno prevedere un premio cospicuo per le cosiddette ristrutturazioni profonde, in particolare nel caso degli edifici con le prestazioni peggiori, e sovvenzioni e sussidi mirati destinati alle famiglie vulnerabili.

Risulta molto importante quest'ultima indicazione, visto che, come ha attestato l'indagine commissionata da Facile.it agli istituti mUp Research e Norstat, secondo cui più di 1 italiano su 2 non conosce la classe energetica della propria abitazione: addirittura, circa 1,2 milioni di persone non hanno nemmeno idea di cosa significhi questo termine. Secondo i dati emersi dall’indagine, solo 1 rispondente su 5 ha dichiarato di essere disposto ad adeguarsi, mentre quasi 15 milioni di individui hanno detto che lo faranno solo se ci saranno aiuti economici da parte dello Stato.

Strategia di crescita per l’Europa

Il relatore della direttiva Ue, Ciarán Cuffe ha riportato l’attenzione sull’efficienza energetica e sulle misure di risparmio energetico. “Migliorare le prestazioni degli edifici europei abbasserà le bollette e la nostra dipendenza dalle importazioni di energia - dice - Si tratta di una strategia di crescita per l’Europa, che creerà centinaia di migliaia di posti di lavoro locali e di buona qualità nell’edilizia, nelle ristrutturazioni e nelle energie rinnovabili”.

Pichetto Fratin, “testo insoddisfacente”

Non è d'accordo il ministro per l'Ambiente italiano Gilberto Pichetto Fratin, secondo cui “la direttiva sulle Case Green è insoddisfacente per l’Italia: continueremo a batterci a difesa dell’interesse nazionale. Non mettiamo in discussione gli obiettivi ambientali di decarbonizzazione e di riqualificazione del patrimonio edilizio, che restano fondamentali. Manca però in questo testo una seria presa in considerazione del contesto italiano, diverso da quello di altri Paesi europei per questioni storiche, di conformazione geografica, oltre che di una radicata visione della casa come bene rifugio delle famiglie italiane”.

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Il profilo dell'autore

Franco Canevesio Franco Canevesio, genovese, è giornalista professionista specializzato in economia e Borsa.

All'inizio negli anni '90 si è occupato di cronaca su La Repubblica lavorando al contempo come giornalista in alcune televisioni libere liguri. A Milano è stato redattore capo di Italia-iNvest.com, primo sito italiano specializzato in economia. Ha lavorato al sito “Lettera finanziaria” di Giuseppe Turani. Sulla carta stampata ha lavorato con Affari & Finanza ed è stato caporedattore di Finanza e Mercati. Attualmente lavora a MF-Milano Finanza.

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