Mattone in fermento a Milano nel dopo-Expo

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Pubblicato il 2 December 2015

Chiusi definitivamente i cancelli di Expo 2015 la città di Milano è pronta a ripartire con un rinnovato vigore immobiliare. Un vento di novità che si stanno già riversando sul mercato e che potrebbero far sentire presto benefici effetti anche nel settore mutui prima casa, dal momento che il panorama del mattone meneghino, proprio tramite l'Expo, si è rifatto il look a uso e consumo anche dei nuovi investitori. Il nuovo quadro è tracciato dall'ufficio Studi Tecnocasa, che pone l'attenzione sulla riqualificata Darsena, sulle nuove linee della metro, su Porta Nuova e sul quartiere Isola, sulla zona via Tortona-via Savona e corso Lodi coi nuovi musei Armani, Mudec e Fondazione Prada.

Aumentano le transazioni. Gli effetti di questo restyling made in Expo, dicevamo, si faranno sentire molto presto sul mercato immobiliare meneghino che, a dire il vero, ha già dato segnali di ripresa: secondo l'Agenzia delle entrate, il versante delle transazioni sta dando parecchie soddisfazioni, con un +5,9% nei primi sei mesi di quest'anno, anche se i prezzi segnano ancora qualche calo (-0,9% nei primi tre mesi del 2015).

Il centro fa gola. Pronto, dunque, chi col libretto degli assegni chi con la sua bella richiesta di mutuo prima casa per accalappiare l'occasione al volo. Il fermento per l’Expo ha generato, per esempio, un grosso interesse per il settore ristorazione, soprattutto nelle zone più centrali di Milano come Cordusio, Cairoli, Quadrilatero, Brera dove stanno facendo recruiting di immobili i marchi più importanti del fashion e i nuovi giovani del food, i quali cercano soluzioni commerciali dai 50 mq per il take away o lo street food, fino ai 200-300 mq destinati agli chef. Questi settori fanno da traino alla richiesta di nuove abitazioni che, nelle zone più centrali, si appalesano con una lieve riduzione delle quotazioni. In quartieri come Brera e corso Como, però, il mercato, decisamente più dinamico, segnala richieste di affitto e di acquisto soprattutto da parte di quanti lavorano alla sede Unicredit di Porta Nuova.

Evergreen Navigli. Molto ambite, secondo Tecnocasa, le soluzioni abitative in zona Navigli e corso di Porta Ticinese, posti molto 'battuti' dal passeggio della movida notturna. Per quanto riguarda i prezzi di compravendita si va dagli 11.000 euro al metro quadro di via Torino, zona per la quale cresce l'interesse all'acquisto di abitazioni tranate dall'apertura di flagship della moda giovane e del food, ai 6.000 euro/mq sui Navigli.

Lodi-Corsica in ribasso. La macroarea che, secondo Tecnocasa, registra il maggior ribasso nei prezzi è quella di Lodi-Corsica penalizzata, nelle zone più periferiche, sia da un’offerta immobiliare di bassa qualità che da acquirenti con disponibilità di spesa bassa. Intorno a corso Lodi, da inizio anno, sostiene l'Ufficio Studi tecnocasa, si registrano molte richieste a uso investimento, soprattutto bilocali da mettere a reddito, in virtù della grande vicinanza all'Università Bocconi e alla nuova presenza della Fondazione Prada che sta riqualificando la zona.

Stabili Fiera e Città Studi. Restano stabili, invece, i valori della macroarea Fiera-San Siro, nonostante i lavori della linea 5 della metro, mentre si fanno sempre più interessanti quelli della zona corso Buenos Aires-Piazza della Repubblica e della zona di via Fabio Filzi, vicino a Porta Nuova e alla Stazione Centrale. La zona Città Studi-Indipendenza segnala un aumento dello 0,3% nei valori, con una buona domanda per piazza Cinque Giornate. Prezzi in calo (leggero) a Famagosta: tengono bene i tagli medio piccoli, richiesti soprattutto dei genitori per i figli studenti universitari o dagli investitori, data la vicinanza delle università Iulm e Bocconi (oltre al Naba, Domus Academy e Ied).

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