Allarme rosso Superbonus 110%

In pericolo l'intero settore immobiliare
Pubblicato il 6 July 2022
Il tema dei mutui, anche quello dei mutui prima casa, da qualche tempo ha un convitato di pietra: il Superbonus 110%. Da questa misura, o meglio dal suo mantenimento, dipende gran parte della salute e dell'avvenire del settore immobiliare italiano. Ma le difficoltà si sommano di giorno in giorno.
Lo ha rimarcato anche ieri Giuseppe Conte, guida del Movimento 5 Stelle: nell'incontro con il premier Draghi, l'ex presidente del consiglio ha rimarcato la necessità di “risolvere il blocco nella cessione dei crediti per il Superbonus: ci sono migliaia di imprese sull’orlo del fallimento – ha detto Conte - Ci sono famiglie che non possono completare i lavori e noi tutto questo non possiamo permetterlo”.
Le banche non accettano più cessioni del credito.
Insomma, sono in pericolo, e non da ieri, i lavori di efficientamento dei consumi energetici: quelli che, con il Superbonus 110% “aggiustano” l'immobile con un miglioramento di almeno due classi nell'efficienza energetica. Il vulnus, in questo momento, sono le banche: non accettano più le cessioni del credito che sono uno dei meccanismi essenziali della misura.
Abi chiede controlli più rigorosi
L’Abi, l'Associazione bancaria italiana, ha invitato i suoi associati, cioè le banche, a effettuare controlli rigorosi prima di accettare qualsiasi proposta di cessione del credito fiscale.
Lo ha fatto sull'onda dei ripetuti allarmi dell'Agenzia delle Entrate che si sta districando tra una serie di abusi e truffe di settore. Ma segnalando questo “maggior rigore”, di fatto l'Abi dice alle banche: non concedete più cessioni del credito. E mette sul lastrico un intero settore.
Ance Liguria e Cofartigianato, allarme occupazione
Pochi giorni fa è stata Ance Liguria, l'Associazione dei costruttori edili, a rilanciare l'allarme, sottolineando la difficoltà di scoprire cosa si cela dietro la campagna in atto per annullare gli effetti positivi del Superbonus del 110%, cancellando d'un colpo un provvedimento che vale oggi più di 3,5 punti di pil.
Soprattutto, un provvedimento che, rimarca il presidente Emanuele Ferraloro, se viene vanificato, mette a rischio fallimento più del 70% delle imprese edili medie e piccole. Confartigianato, per parte sua, segnala che ci sono 5,2 miliardi di euro nei cassetti fiscali: il 71,2% è relativo al Superbonus. Se si blocca la cessione dei crediti, sostiene Confartigianato, “si riduce del 40% l’aumento di occupazione del settore.
Il Governo studia nuove semplificazioni
Per non mettere troppo in pericolo il settore, il Governo sta preparando una serie di nuove semplificazioni: tra queste, una stabilisce che le banche possano “cedere sempre il credito a soggetti non rientranti nella definizione di consumatori o utenti”, a patto che abbiano stipulato “un contratto di conto corrente con la stessa banca cedente".
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Franco Canevesio Franco Canevesio, genovese, è giornalista professionista specializzato in economia e Borsa.
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