Mutui: per Abi meglio il tasso fisso
26 set 2023 | 2 min di lettura | Pubblicato da Cristina B.

Il mutuo a tasso fisso è diventato inferiore rispetto al tasso variabile. A fare la valutazione è l’Abi, che in una nota ufficiale ha preso in esame l’andamento dei tassi per l’acquisto di abitazioni. In particolare con riferimento ai tassi segnala che “negli ultimi quattro mesi il tasso medio sui mutui a tasso fisso è diventato sempre più inferiore a quello dei mutui a tasso variabile. Più precisamente, a luglio 2023”, ricorda l’Associazione, “il tasso sui mutui a tasso fisso è stato il 4,04% rispetto al 4,59% di quelli a tasso variabile; a giugno 2023 4,13% rispetto a 4,47%; a maggio 2023 4,15% rispetto 4,40%; ad aprile 4,06% rispetto 4,33%”.
Tassi sui mutui a tasso fisso inferiori o in linea con i mutui a tasso variabile si erano registrati anche nel 2020 e 2021, prosegue l’Abi e ricorda che i mutui a tasso fisso sottoscritti nel 2020 mantengono un tasso medio dell’1,31% e quelli sottoscritti nel 2021 dell’1,40%, nonostante gli aumenti dei tassi Bce.
Il consiglio dell'Abi
Poi aggiunge una sorta di valutazione/consiglio: “I mutui a tasso fisso, in una fase di rialzo dei tassi di interesse, mantengono la rata di rimborso costante e quindi permettono di non subire gli effetti determinati da tali rialzi”. Arriva poi un vero e proprio memo informativo per i consumatori nel momento della sottoscrizione del finanziamento: il mutuo è un prestito sottoscritto per un periodo molto lungo e quindi è necessario valutare le diverse offerte sul mercato per scegliere la tipologia più adatta alle proprie esigenze. In particolare, nella scelta del mutuo occorre valutare la propria capacità reddituale, attuale e prospettica, oltre a considerare l’evoluzione futura dei tassi di interesse.
Dopo l’ultimo rialzo dei tassi, del 14 settembre 2023 ad opera della Banca centrale europea, Facile.it ha calcolato che l'aumento di 25 punti base del costo del denaro, potrebbe portare la rata di un mutuo medio a tasso variabile a sfiorare i 760 euro, vale a dire il 66% in più rispetto all’inizio del 2022. Per Facile.it il picco è vicino: secondo i Futures sugli Euriborè previsto per dicembre. L’aumento nel prossimo trimestre dovrebbe essere inferiore ai 25 punti base della Bce e ci si attende che, da gennaio i tassi calino seppur gradualmente.
Con il consueto aggiornamento Facile.it ha preso in riferimento un finanziamento a tasso variabile da 126.000 euro con piano di restituzione in 25 anni sottoscritto a gennaio 2022 e ha esaminato come sono cresciute le rate da inizio dello scorso anno ad oggi e come potrebbero variare nuovamente nei prossimi mesi.
26 September 2023 di Cristina Bartelli
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