Comunicati - Mutuo liquidità: viene ipotecato il 48% della propria abitazione

Il 4% dei mutui è richiesto per ottenere liquidità

Pubblicato il 22 November 2011

Mutuo liquidità: viene ipotecato il 48% della propria abitazione

In tempi di instabilità la casa resta un’ancora di salvataggio, sia come base per nuovi investimenti, sia come risorsa per far fronte alle necessità più ingenti. A darne ulteriore conferma è Mutui.it (www.mutui.it), che ha esaminato oltre 25.000 preventivi di mutuo compilati sul sito negli ultimi mesi, scoprendo che il 4% delle domande riguarda la richiesta di mutuo liquidità.

Si tratta di una tipologia di finanziamento che permette di disporre di un capitale elevato (almeno 50.000 euro) senza doverne giustificare l’impiego. Le motivazioni di base sono diverse: interessa chi deve affrontare spese non previste, chi vuole aiutare i figli a comprare casa, ma anche chi punta ad investimenti nel mattone all’estero, e preferisce gestire il mutuo con una banca italiana, e chi ha bisogno di una grossa somma, ma vuole evitare i tassi d’interesse (più elevati) dei prestiti personali. Condizione necessaria per l’ottenimento del mutuo, però, è che l’immobile da impegnare non abbia già ipoteche in essere.

Nello specifico, la richiesta media per questo tipo di finanziamentoè di 116.000 euro, pari al 48% del valore dell’immobile che si intende ipotecare. In media, gli utenti dichiarano di voler rimborsare la cifra in 20 anni, mentre il tasso variabile appare più gettonato del tasso fisso: le richieste di mutuo variabile sono il 45% del totale, contro il 40% dei mutui a tasso fisso. L’età media al momento della richiesta è di 40 anni.

Oltre ad essere contraddistinto da una procedura d'istruttoria più rigorosa, il mutuo liquidità è legato anche alla professione del richiedente: un lavoratore dipendente può, nella maggior parte dei casi, ipotecare fino al 70% del valore dell’immobile; un libero professionista, invece, non può andare oltre al 50% del valore. Le domande di preventivo giunte al sito rispecchiano questa diversità di trattamento: ben il 76% del totale arriva da lavoratori a tempo indeterminato, i liberi professionisti sono il 17%.

In merito alla distribuzione territoriale delle richieste di mutuo liquidità si rileva una generale uniformità di comportamento tra i cittadini italiani; a variare, piuttosto, sono gli importi, che in alcune Regioni superano anche di molto la media nazionale: prime in classifica, a pari merito, sono la Toscana e ilLazio, con 126.000 euro richiesti; seguono Veneto e Liguria, entrambe con 122.000 euro richiesti. Gli importi minori li troviamo, invece, in Calabria e Molise (95.000 euro).

«Il mutuo liquidità rappresenta, per sua natura, una tipologia di finanziamento molto particolare– afferma Alberto Genovese, Amministratore Delegato di Mutui.itche necessità di un’affidabilità patrimoniale e di maggiori garanzie rispetto ad un tradizionale mutuo prima casa; nonostante ciò, è necessario garantire le stesse opportunità di confronto e selezione tra le proposte delle diverse banche anche a chi mira a questa tipologia di mutuo.»

Di seguito la classifica delle Regioni italiane in base agli importi richiesti:

Toscana

126.000

Lazio

126.000

Veneto

122.000

Liguria

122.000

Piemonte

121.500

Umbria

120.500

Marche

120.000

Emilia-Romagna

119.000

Sardegna

117.000

Lombardia

114.000

Puglia

113.000

Abruzzo

111.500

Campania

111.000

Valle d'Aosta

110.000

Sicilia

109.500

Trentino-Alto Adige

106.500

Basilicata

104.000

Friuli-Venezia Giulia

101.000

Calabria

95.000

Molise

95.000

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