Torna la propensione a comprare casa

Mutuo casa: trova il migliore Calcola rata mutuo

Pubblicato il 27 May 2016

Che qualcosa sia cambiato o stia cambiando nel settore immobiliare è ormai cosa certa. Lo sostiene anche l’Agenzia delle Entrate nel suo rapporto sul mercato immobiliare e su quello degli affitti pubblicato il 15 maggio. Cosa è cambiato? E' cambiato che anche in Italia, come in tante altre parti del mondo, si passa ormai in maniera piuttosto rapida dalla casa in affitto al mutuo, soprattutto al mutuo prima casa. Perché? Perché gli italiani si sono resi conto che, come dicevano i nostri vecchi, l’affitto si perde mentre la casa rimane.

Cambio di rotta. Il rapporto è stato realizzato dall’Omi, l'Osservatorio immobiliare dell’Agenzia delle entrate in collaborazione con l’Abi, l'Associazione bancaria italiana (Abi) e afferma con decisione questo cambio di rotta negli usi e costumi degli italiani del mattone: la casa si affitta, magari all'inizio della convivenza, poi, una volta trovata quella giusta, si compra, magari approfittando dei bassi tassi dei mutui prima casa. Un cambio di rotta confermato anche dall'Istat che, con l’indice ClimaFuturo, attesta come ormai sia ampiamente migliorata la propensione a effettuare acquisti immobiliari.

Quattro fattori di acquisto. I fattori che spingono all'acquisto, secondo il rapporto, sono almeno quattro: prima di tutto, il fatto che la casa è un bene che si usa, per cui il mercato non può scendere oltre un certo livello. Poi, il fatto che è la casa un bene che si paga nel lungo periodo. Ancora: il fatto che i prezzi sono ulteriormente diminuiti e che, di conseguenza, sono aumentate le occasioni di acquisto.

L'esempio di Genova. Una case history interessante è quella di Genova, tracciata proprio dal rapporto dell'Omi, sulla base delle nuove procedure di registrazione dei vari contratti di locazione: i dati attestando che gli affitti, in città, stanno scendendo a ritmo a volte infernale. Le locazioni di lungo periodo, quelle, per intenderci, da 4+4 anni, scendono del 4,7%; le locazioni a canone concordato, quelle 3+2 anni scendono annch'esse del 3,2%; quelle agevolate, da 1 a 3 anni, per gli studenti crollano addirittura del 33% e, infine, quelle transitorie, cioè da 1 a 3 anni calano del 21,9%.

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