Osservatorio Nomisma sul mercato immobiliare
Pubblicato il 31 March 2015
Il 2015 potrebbe essere ancora un anno buono per chi intende acquistare casa: i prezzi dovrebbero infatti ancora scendere, per poi riprendere a risalire ma solo dal 2017.
A formulare tale previsione è Nomisma che nell’ultimo Osservatorio sul Mercato Immobiliare ha evidenziato un nuovo calo dei prezzi mediamente dell’ordine dei tre punti percentuali: 2,9% per le abitazioni, 3,1% per gli uffici e 2,6% per i negozi. Una flessione più consistente rispetto a quanto la stessa società di ricerca aveva previsto a novembre 2014 a causa, in particolare, della deflazione.
Ma con il 2016 dovrebbe definitivamente chiudersi la fase di flessione dei prezzi degli immobili che dovrebbero restare stabili rispetto ai livelli attuali fino al 2017, anno in cui dovrebbe verificarsi un’inversione con un aumento dei prezzi tra il 2,5% e il 3%.
Se si guarda all’andamento del 2014, secondo i dati di Nomisma, nei 13 grandi mercati immobiliari rappresentati dai capoluoghi, gli sconti medi sui prezzi di vendita richiesti, pur rimanendo elevati, si sono leggermente abbassati. Discorso diverso invece per 13 mercati di provincia esaminati dalla società di ricerca che hanno invece registrato un ulteriore incremento dello sconto finale sul prezzo di vendita.
Nel 2015 il mercato in generale dovrebbe però tirare il fiato: le vendite dovrebbero aumentare di circa 50 mila per un totale di circa 468 mila transazioni. A trainare la ripresa dovrebbero essere i comuni capoluogo di grande e media dimensione. Per il biennio 2016-2017 Nomisma stima un aumento delle compravendite che porterà a oltrepassare la soglia delle 500 mila unità.
Nonostante si tratti di cifre di gran lunga inferiori rispetto a quelle del periodo 2004-2007, quando le transazioni annue si attestavano oltre le 800 mila unità, per l’istituto bolognese si tratta di un segnale positivo per il mercato.
Ma affinché la tendenza all’aumento delle compravendite continui è necessario il supporto del sistema bancario. La quota di compravendite resa possibile dalla concessione di un mutuo – in un quadro di aumento del numero di transazioni nel 2014 del +3,6% – è cresciuta del 12,7% secondo i dati Agenzia delle Entrate, a conferma dell’importanza del sostegno del credito bancario in questo del settore. Per il 2015 Nomisma stima una crescita dei mutui nell’ordine del 30%, a cui concorrerà ancora la componente di surroga e sostituzione dei mutui già concessi, per un totale di circa 32 miliardi di euro erogati.
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Il profilo dell'autore
Rosaria Barrile Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.
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