Crollano i mutui dell'ultimo trimestre 2022

Trend in discesa anche per il 2023

Trend in discesa anche per il 2023

Pubblicato il 9 August 2023

Cominciano a farsi sentire gli effetti del rialzo dei tassi di interesse da parte della Bce. Secondo i dati Istat, infatti, i mutui, compresi i mutui prima casa, sono diminuiti nel quarto trimestre 2022. E i notai prevedono che nel 2023 andrà molto peggio. I dati degli ultimi tre mesi del 2022, infatti, incorporano solo una parte dell’effetto del rialzo dei tassi della zona euro, continuata poi nel corso del 2023.

Crollano i mutui, anche i mutui prima casa

Partiamo dai dati Istat che evidenziano per i mutui un crollo, nel quarto trimestre 2022, del 17,2% rispetto allo stesso periodo del 2021. Parliamo di 96.248 tra mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare: in tutto il 2022 se ne registrano 420.126, in calo del 5,6%.

Un trend destinato a proseguire

Il trend del calo dei mutui, dicono gli esperti, è destinato a continuare, in quanto è determinato dagli aumenti crescenti dei tassi, sia variabili che fissi. Incertezza economica e pressione inflazionistica hanno fatto e faranno il resto, portando le famiglie a ritardare gli acquisti di case.

Non a caso, come ha messo in risalto un'indagine di Facile.it, è di ben 2.300 euro l’esborso aggiuntivo con cui, in appena 18 mesi, hanno dovuto fare i conti i mutuatari che hanno siglato un mutuo a tasso variabile a inizio 2022. In base alle stime di mercato, sottolinea Facile.it, a luglio 2024 l’aggravio potrebbe giungere addirittura a 5.300 euro. Per il mutuo standard italiano (126.000 euro da restituire in 25 anni e con LTV pari al 70%), la rata è passata dai 456 euro di gennaio 2022 ai 726 euro di agosto 2023.

Compravendite 2022 positive, ma i notai temono il crollo nel 2023

Per quanto riguarda l'immobiliare, resta comunque positivo il dato complessivo 2022 sulle compravendite che si attestano a 1.008.837 unità, in crescita del 2,7% sul 2021. Questo nonostante la frenata del quarto trimestre 2022 quando le transazioni in Italia sono state 270.753: -1,4% rispetto al terzo trimestre 2022 e -3,5% rispetto a tutto il 2021. Una flessione in linea con i dati diffusi dal notariato e relativi al primo bimestre 2023 che registrano un calo del 2,7% nelle transazioni.

Le previsioni dei notai per il 2023 sono per un calo delle compravendite nell'ordine del 10% con un crollo dei mutui, intorno al -23,5% già nei primi due mesi dell'anno.

Compravendite: giù il Nord, su le isole

A livello territoriale, secondo l'Istat, nel 2022, rispetto al 2021, si è registrato un calo del 2% delle compravendite nel Nord Est e un aumento del 6,1% al Sud e del 9,5% nelle isole. Il Nord Ovest registra un +2,4% e il Centro un +3%. Guardando al solo quarto trimestre 2022: nel Nord Est il calo è stato del 10,5% e al Centro dell'8,9%. Il Nord Ovest, sempre nel quarto trimestre, segna un -0,4% tendenziale delle compravendite mentre il Sud segna un +1,6% e le isole un +6,3%.

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Il profilo dell'autore

Franco Canevesio Franco Canevesio, genovese, è giornalista professionista specializzato in economia e Borsa.

All'inizio negli anni '90 si è occupato di cronaca su La Repubblica lavorando al contempo come giornalista in alcune televisioni libere liguri. A Milano è stato redattore capo di Italia-iNvest.com, primo sito italiano specializzato in economia. Ha lavorato al sito “Lettera finanziaria” di Giuseppe Turani. Sulla carta stampata ha lavorato con Affari & Finanza ed è stato caporedattore di Finanza e Mercati. Attualmente lavora a MF-Milano Finanza.

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