Usa, volano le richieste di mutui: +22% in una settimana

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Negli Usa si riaccende la passione per il mattone

Pubblicato il 21 August 2019

Volano i mutui negli Stati Uniti. Se in Italia i mutui prima casa segnano un po' il passo, negli Usa le richieste di mutui sono aumentate del 21,7% in una sola settimana, dal 2 al 9 agosto, segnando un balzo notevole rispetto al +5,3% della settimana precedente. Lo dicono i dati dell'indagine settimanale sulle domande di mutuo curata da Mba, Mortgage bankers association, l'associazione nazionale statunitense che studia il settore immobiliare, rappresentando oltre 2.200 aziende associate. Secondo gli esperti, è questa la risposta al crollo dei rendimenti dei T-bond ma anche alla tendenza verso l’appiattimento della curva dei tassi nel medio-lungo periodo. Le probabilità circa il taglio dei tassi americani potrebbe poi avere innescato la corsa al riacquisto a condizioni migliori.

Dal 2 al 9 agosto +21,7% di richieste. Secondo i dati aggiornati al 9 agosto, dunque, il Market Composite Index, che misura il volume delle richieste di mutui, è aumentato del 21,7% rispetto a una settimana prima. Il Refinance Index, l'indice di rifinanziamento, è aumentato del 37%, sempre rispetto alla settimana precedente.

Tassi bassi, i proprietari si scatenano. “Prosegue l'ondata di rifinanziamento iniziata nel 2019, visto che i proprietari di case hanno risposto in questa maniera ai tassi straordinariamente bassi. I timori di una guerra commerciale con la Cina in aumento uniti alle preoccupazioni economiche e geopolitiche, hanno abbassato di nuovo i tassi del Tesoro americano”, spiega Joel Kan, vice presidente MBA. Il tasso fisso a 30 anni è diminuito di otto punti base al 3,93%, livello più basso da novembre 2016: solo quest'anno ha perso oltre 80 punti base. “Nelle ultime due settimane - sostiene Kan - i tassi sono diminuiti di 15 basis point mentre l'indice di rifinanziamento è aumentato di oltre il 50%, toccando il livello più alto dal luglio 2016”.

Mba, attività ipotecaria salita del 61,4%. Sempre secondo i dati Mba, la quota di rifinanziamento dell'attività ipotecaria è salita al 61,4% delle domande totali (dal 53,9% di una settimana prima). Per quanto riguarda i mutui tasso variabile, la quota di attività è aumentata al 6% delle domande totali.

Tassi d'interesse medi scesi ai livelli più bassi dal 2016. Come dicevamo, il tasso d'interesse medio dei mutui a tasso fisso a 30 anni con saldi dei prestiti conformi (cioè da 484.350 dollari o meno) è sceso al livello più basso da novembre 2016: 3,93%, dal 4,01%.

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