La surroga festeggia ma si preparano tempi duri

Pubblicato il 5 July 2017

La surroga compie dieci anni e festeggia il successo. Iniziata in sordina sulla base del decreto Bersani, la possibilità di sostituire un mutuo, anche un mutuo prima casa, passando da una banca a un'altra a costo zero ha riguardato, nel corso degli anni, oltre 63 miliardi di euro. Secondo un articolo apparso su Il Sole 24 ore, attualmente più di un mutuo su sei è stato surrogato. Di più: la platea pronta a nuove surroghe è ancora ampia, il problema è capire se e quanto il gioco valga la candela.

Un decennio tra alti e bassi. Tutto è cominciato nella primavera 2007 dopo che i mutuatari da tempo provavano a cambiare banca senza costi aggiuntivi lamentando non poche difficoltà nell’applicazione delle nuove norme. Dal 2009 ecco l'accelerazione, con tanti mutuatari che finalmente riescono a sostituire i mutui stipulati negli anni precedenti a tassi per nulla competitivi. Segue una fase di stanca, tra il 2012 e il 2014, nel momento di crisi acuta delle banche e in concomitanza con l’aumento vertiginoso degli spread, più che triplicati in un anno, passati dall’1% medio a oltre il 3%. Nel 2015 torna l'appeal della surroga con i nuovi mutui tornati competitivi e la corsa alla sostituzione di quello più cari stipulati in precedenza. Nel 2015, per fare un esempio, le surroghe hanno raggiunto il 30% dell’erogato e il 24% nel 2016.

La spinta si affievolisce. A questo punto, però, dicono gli esperti, la spinta potrebbe affievolirsi. Perché? Perché i tassi Irs, per esempio, stanno risalendo: quello a 20 anni quota attorno all’1,3%, molto al di sopra del minimo a 0,7% del periodo a cavallo fra 2015 e 2016. Resta il fatto che i mutui ancora da surrogare sono ancora tanti, almeno potenzialmente. Non per tutti, secondo gli esperti, l’operazione risulta interessante. Non lo è, ad esempio, per quelli stipulati dopo la caduta di spread e tassi e nemmeno per quelli più vecchi, già surrogati o ancora per quelli che hanno superato la fase in cui il peso degli interessi risulta rilevante ai fini della rata.

La surroga perde rilievo. In futuro, sostengono gli addetti ai lavori, la surroga è destinata a perdere rilevanza, sia perché i tassi potrebbero risalire stante un atteggiamento meno espansivo della Bce e complice il tanto sospirato ritorno della crescita economica, sia perché il potenziale bacino dei mutuatari interessati alla surroga si sta riducendo. In questo senso, secondo gli esperti, si ipotizza che le surroghe possano stabilizzarsi attorno al 10-15% del totale erogato, con tempistiche che dipenderanno dall’andamento dell'indice Irs e dalle politiche di prezzo delle banche. In pratica, emerge fin d'ora che dal 2018 in poi la surroga sarà interessante solo per chi ha sottoscritto un mutuo a tasso variabile se si registrassero movimenti rapidi e sostenuti dell'Euribor. 

 

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Il profilo dell'autore

Franco Canevesio Franco Canevesio, genovese, è giornalista professionista specializzato in economia e Borsa.

All'inizio negli anni '90 si è occupato di cronaca su La Repubblica lavorando al contempo come giornalista in alcune televisioni libere liguri. A Milano è stato redattore capo di Italia-iNvest.com, primo sito italiano specializzato in economia. Ha lavorato al sito “Lettera finanziaria” di Giuseppe Turani. Sulla carta stampata ha lavorato con Affari & Finanza ed è stato caporedattore di Finanza e Mercati. Attualmente lavora a MF-Milano Finanza.

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