Spese condominiali, aumentano i morosi
1 italiano su 3 salta di pagare le rate del condominio
Pubblicato il 23 May 2019
Un tempo era l’incubo di chi stava per acquistare casa: scoprire di dover pagare oltre alle rate del mutuo prima casa anche quelle delle spese del condominio non pagate dal precedente proprietario. Oggi, grazie anche ai portali di informazioni che suggeriscono come regolarsi quando si compra casa, sono sempre di più gli acquirenti attenti che verificano con chi vende l’immobile l'assenza di spese condominiali arretrate e di eventuali cause in corso promosse dal condominio contro terzi.
E in effetti, come dimostra un’analisi dell’Anammi, l’Associazione nazional-europea degli amministratori d’immobili, la prudenza in questi casi non è mai troppa: in Italia la quota di chi salta le rate per pagare la manutenzione, la pulizia, il consumo dell’acqua è arrivata al 30 per cento. Secondo quanto rilevato dall’Anammi, “ormai un terzo degli italiani dilaziona costantemente il pagamento delle quote dovute per le spese in condominio. Si decide di saltare prima una rata, poi un’altra, poi un’altra ancora, entrando così nel tunnel della morosità condominiale, dal quale è poi difficile uscire. Una volta accumulata una certa somma, infatti, è ancora più complicato e oneroso ripagare il debito”.
Proprio per evitare di avere altre spese, in molti ad esempio non partecipano neppure alle assemblee condominiali: in mancanza del numero necessario di partecipanti non possono essere approvate le delibere necessarie a far fronte a riparazioni e ristrutturazioni degli immobili anche urgenti.
Secondo un’indagine fatta dall’associazione, i costi di gestione più spesso contestati nelle assemblee sono nell’ordine quelli legati alla manutenzione ordinaria, alla pulizia del condominio e al consumo dell’acqua. Si contesta anche il costo del conto corrente condominiale.
Il fenomeno con la crisi purtroppo si è accentuato anche se già prima del 2008 il 10% dei condomini non pagava le somme dovute al condominio. Ora però il problema rischia di sfuggire di mano dato che il numero dei morosi è passato dal 20% del 2013 al 30%. Il fenomeno sembra essere diffuso in tutta la Penisola anche se nelle città, dove il costo della vita è maggiore, la possibilità di mantenere un appartamento di proprietà sembra preoccupare sempre più famiglie a causa dell’incidenza delle spese sul reddito complessivo.
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Il profilo dell'autore
Rosaria Barrile Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.
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