Confedilizia: consigli per un rilancio del mattone
Pubblicato il 22 November 2016
Persistono i segnali positivi dal mercato immobiliare italiano, sostenuto dalle interessanti manovre finanziarie messe a punto dalla Banca Centrale Europea (BCE) e, soprattutto, dalle molte agevolazioni fiscali e dalle maggiori opportunità esistenti per tutti coloro che sono alla ricerca di un mutuo prima casa o un’occasione per surrogare il finanziamento già ottenuto.
Secondo alcuni però tutta questa serie di provvedimenti ideati per rilanciare il mattone italiano non sarebbero sufficienti e anzi, è indispensabile fare di più. È questo il caso, ad esempio, di Confedilizia (Confederazione Italiana proprietà edilizia) che in una sua recente nota ha avanzato alcune chiare proposte con lo scopo di migliorare le performance di questo comparto.
Il principale punto sul quale lavorare riguarda in primo luogo la fiscalità del settore: secondo l’Associazione sarebbe opportuno infatti cercare di limitare tale voce di spesa in quanto, solamente nel 2016, sono stati superati i 50 miliardi di euro di tributi.
Secondo questo vademecum sarebbe indispensabile intervenire in maniera decisa sulla riduzione delle tasse patrimoniali applicate agli immobili e sull’introduzione ufficiale di una cedolare secca per l’apertura di nuove attività economiche, anche di piccole e medie dimensioni.
Per stimolare il mercato immobiliare bisognerebbe inoltre intervenire nell’ambito dei canoni non percepiti; ovvero qualora un inquilino non versi quanto dovuto mensilmente, per l’affittuario persiste comunque l’obbligo di pagare le relative imposte, fino a quando non sia riconosciuto la sfratto a livello giurisdizionale. Andrebbe quindi rivista questa normativa per andare incontro alle esigenze dei cittadini.
Altra proposta riguarda l’IMU; Confedilizia propone un’esenzione per tutti gli immobili, abitativi e commerciali che non si riescono né a vendere né ad affittare.
Ultimo punto sul quale intervenire riguarda la tassazione sulle operazioni di permute immobiliari che, secondo Confedilizia, andrebbero ridotte o addirittura azzerate. Procedendo in questa direzione, infatti, si permetterebbe di riqualificare un numero piuttosto consistente di immobili rimasti ad ora invenduti grazie agli incentivi concessi per la ristrutturazione.
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Il profilo dell'autore
Francesca Lauritano Francesca Lauritano, dopo una formazione iniziale di stampo umanistico ha deciso di indirizzare i suoi studi nel campo della comunicazione e del marketing attraverso un Master in Comunicazione d’Impresa.
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