Aumenta il numero dei mutuatari in difficoltà

Mutuo casa: trova il migliore Calcola rata mutuo

Pubblicato il 29 June 2016

Il quadro del mercato immobiliare italiano, e di quello dei finanziamenti, mutui prima casa compresi, così come emerge dall'indagine Nomisma sulle Famiglie 2016, mette in luce le difficoltà di un paese che lentamente muta abitudini e prassi consolidate. L'Italia, mette in risalto Nomisma, conferma i milgioramenti nella situazione reddituale delle famiglie anche se resta, tra i paesi Ocse, quello dove i redditi dei figli sono più correlati a quelli dei genitori. Non solo: anche se migliorano le condizioni economiche delle famiglie, Nomisma rileva il congelamento sostanziale dell'investimento immobiliare, evidenziato da un rallentamento nelle intenzioni di acquisto dell'abitazione, soprattutto come bene d'investimento, e dall'incremento delle famiglie che non riescono a risparmiare, percentuale passata dal 31,9% del 2015 al 37% di quest'anno).

Aumentano le compravendite. Il report di Nomisma mette in luce l'aumento delle compravendite, che hanno registrato un +6,5% nel 2015 rispetto al 2014 e un +20% nel primo trimestre 2016 rispetto allo stesso periodo dell'anno passato, ma si raffreddano le intenzioni d’acquisto di casa, con le famiglie interessate passate dal 12,2% del 2015 all’8,8% di quest'anno. L'anno scorso l'acquisto casa ha riguardato l'1,8% delle famiglie italiane, cioè 464 mila nuclei famigliari, dato in linea con i due anni precedenti, sostiene Nomisma, anche se con un aumento delle seconde case a uso del nucleo famigliare, in modo da garantire protezione alle nuove generazioni.

500.000 domande in meno. La flessione più rilevante, fa notare Nomisma, è evidente nei nuclei famigliari che esprimono “l’intenzione d'acquisto nei prossimi mesi”, nuclei passati dall’8,8% del 2015 al 5,5% del 2016. In sostanza, si tratta di una riduzione da 2,5 a 2 milioni di famiglie che esprimono una domanda potenziale di acquisto, causata dalla mancanza delle condizioni finanziarie adeguate. Non a caso, fa notare Nomisma, quest'anno la domanda residenziale è rappresentata, soprattutto, da acquisto di seconde case a uso famigliare, investimento attuato grazie al supporto delle famiglie di origine che aiutano figli e nipoti.

Largo ai giovani (con reddito). E se la propensione ad acquistare casa nei prossimi mesi risulta più marcata nei nuclei a reddito medio-basso, quelli giudicati più vulnerabili, finanziariamente parlando, è interessante notare che i giovani dai 18-34 anni che vogliono comprare la casa (anche tramite mutui prima casa), secondo Nomisma, hanno un’occupazione, vivono da soli oppure appartengono a delle famiglie poco numerose, abitualmente risiedono in affitto e contano su discrete disponibilità economiche, ad esempio un reddito superiore a 1.500 euro a testa.

Sempre più mutui, anche prima casa. Sempre il report di Nomisma registra l'aumento della dipendenza delle famiglie dai mutui, con una domanda, però, assecondata solo parzialmente dalle banche. Il quadro fragile, fa notare Nomisma, caratterizzato dall'aiuto della famiglia d'origine, è evidente anche solo guardando ai pagamenti: in un anno, le famiglie che divhiarano di avere difficoltà a far fronte a un mutuo sono passate dal 14,4% al 22,8%, quasi una famiglia su quattro. Un dato preoccupante, dopo anni in cui la capacità di tenuta delle famiglie si è dimostratata, su questo fronte, superiore a quella delle imprese.

Meno ristrutturazioni. La fatica che le famiglie italiane stanno mostrando per sostenere spese giudicate considerevoli, si riflette sulle intenzioni di ristrutturazione relative al prossimo anno. Secondo Nomisma soltanto una famiglia su quattro vuole procedere a investimenti di ristrutturazione, e il 40% di queste famiglie, per sostenere l'investimento, intende ricorrere a un prestito bancario. Per quanto riguarda le domande di mutuo non soddisfatte, il 73% di esse ha come motivazione la mancanza di garanzie sufficienti e coinvolgono, in particolare, genitori singoli con figli (7,6%) e nuclei numerosi (6,1%) con esigue disponibilità economiche.

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