In Italia c'è l'iconico Bosco Verticale

Pubblicato il 2 July 2018

Crescono le compravendite (+4,3% nel primo trimestre 2018), cresce il mercato dei mutui che, con una variazione a maggio pari allo 0,1%, va verso la normalizzazione dei volumi, segnando il grande ritorno dei mutui prima casa e il calo delle surroghe. Ma crescono anche le nuove idee architettoniche destinate a star dietro, anche in Italia, a un mercato del mattone che si fa sempre più complesso. E così, dalla Cina arrivano le nuove città collegate dall’alto. Una nuova tendenza a redistribuire lo spazio urbano verticale si sta imponendo per rispondere ai problemi di sovrappopolazione delle grandi città del XXI° secolo. 

Raffles City a Chongqing: la città sospesa in aria. In Cina, a Chongqing, megalopoli con oltre 30 milioni di abitanti, spetta il record per il più grande grattacielo orizzontale: si tratta della  Raffles City, complesso in costruzione da 134.000 mq, con 8 grattacieli verticali e uno orizzontale, 4 lucernari verticali base per una struttura di vetro lunga 300 metri che si estende sopra il 42° piano, a un'altezza di 250 metri. Il progetto è dell’architetto Moshe Safdie e si basa appunto sulla disposizione orizzontale dello spazio. Un colosso di acciaio e vetro interconnesso non solo da terra ma anche in aria, grazie al grattacielo orizzontale che attraversa 6 degli 8 edifici con case, negozi, uffici e strutture per il tempo libero, ma anche mezzi di trasporto e un parco pubblico. 

A Singapore c'è l'albergo orizzontale. Altre città asiatiche seguono questo schema. Singapore, per esempio, ha il grattacielo orizzontale più simbolico, il Marina Bay Sands, complesso alberghiero composto da un’enorme struttura orizzontale su tre torri di 68 metri. Hong Kong e Bangkok hanno ponti aerei pubblici che collegano le strade, gli edifici e le stazioni di trasporto. A Pechino, già nel 2009 è stata costruita la Linked Hybrid, complesso residenziale di torri collegate da ponti aerei.

Russia, un pezzo di città sollevato da terra. La Russia, già agli inizi del XX° secolo, quando era la neonata Unione Sovietica, aveva percorso questa strada con l'architetto El Lisitski, progettista di grattacieli che conquistavano lo spazio aereo in orizzontale. Oggi è lo studio di architetti Herzog & De Meuron a progettare due blocchi di appartamenti che vengono costruiti su pilastri alti 75 metri. “Un pezzo di città sollevato nell’aria”, lo definiscono gli stessi architetti svizzeri: sotto pilastri enormi che ospitano gli appartamenti c'è un grande parco pubblico, proprio come vuole la nuova riorganizzazione dello spazio urbano. 

In Germania l'ascensore di Willy Wonka. Le connessioni a cielo aperto tra gli edifici, dunque, potrebbero essere il futuro. Non a caso la tedesca ThyssenKrupp ha presentato di recente Multi, ascensore che si muove in verticale, in orizzontale ma anche in diagonale, già soprannominato Wonkavator, come l’ascensore di Willy Wonka nel film Charlie e la fabbrica di cioccolato. Spostandoci negli Stati Uniti, a Minneapolis esiste già la più grande rete di ponti aerei: ben 18 chilometri di strade per aria che collegano gli edifici formando una rete simile alla metropolitana, destinata però solo ai pedoni.

In Italia il Bosco verticale di Boeri. L'Italia sta cercando di tenere il passo di questa nuova tendenza all'architettura verticale. Il “Bosco Verticale” di Porta Nuova, a  Milano, è uno degli esempi migliori di questo nuovo modo di progettare la città. Realizzato dagli architetti Boeri, Barreca e Lavarra, nel 2014 è stato premiato come miglior palazzo multipiano dall’International Hhghrise award e, nel 2015, è stato dichiarato miglior edificio europeo e mondiale dal Council on Tall Buildings and Urban Habitat. 


 

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Il profilo dell'autore

Franco Canevesio Franco Canevesio, genovese, è giornalista professionista specializzato in economia e Borsa.

All'inizio negli anni '90 si è occupato di cronaca su La Repubblica lavorando al contempo come giornalista in alcune televisioni libere liguri. A Milano è stato redattore capo di Italia-iNvest.com, primo sito italiano specializzato in economia. Ha lavorato al sito “Lettera finanziaria” di Giuseppe Turani. Sulla carta stampata ha lavorato con Affari & Finanza ed è stato caporedattore di Finanza e Mercati. Attualmente lavora a MF-Milano Finanza.

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