Ecco cosa è il mutuo green
Finalmente condivisa una definizione di mutuo green
Pubblicato il 8 January 2019
Lanciato ufficialmente a giugno del 2018, il progetto pilota Energy Efficient Mortgages Pilot Scheme, che coinvolge le principali banche europee nella promozione dei mutui per l’efficienza energetica, nel mese di dicembre ha messo a segno un’ulteriore tappa, quella della definizione ben precisa di che cosa potrà essere individuato in ambito europeo come mutuo green.
Nonostante tale definizione sia ancora a “maglie larghe”, è stato finalmente stabilito in ambito europeo un primo criterio per distinguere questa tipologia di mutuo casa dagli altri: in sintesi, un mutuo green è un finanziamento che consente di migliorare la performance energetica dell’immobile di almeno il 30%.
Da quando è stato lanciato il progetto a oggi è salito a 40 circa il numero delle banche europee aderenti e che nel 2019 lanceranno sul mercato Ue i finanziamenti “verdi” per ristrutturazioni e acquisti di abitazioni.
Di queste, nove sono italiane: Banco Bpm, Bnl-Bnp Paribas, Bper Banca, Crédit Agricole-Cariparma, Friulovest Banca, Monte dei Paschi, Société Générale (filiale italiana), UniCredit,Volksbank Alto Adige.
Ma nonostante un clima di entusiasmo, che ha spinto a indicare il 2019 come l’anno chiave per il lancio dei mutui green, la strada per una loro diffusione su ampia scala è ancora lunga.
Nell’ambito del progetto pilota, sono stati creati dei gruppi di lavoro che investono tre aree: prodotti, rapporti istituzionali, edilizia. Uno degli obiettivi è proprio quello di coinvolgere le istituzioni pubbliche sia nazionali che locali. Se da un lato infatti la diffusione dei mutui green tra le famiglie può essere facilmente spinta da una maggiore consapevolezza circa benefici dell’efficienza energetica sui costi delle bollette, nonché sull’incremento stesso del valore dell’immobile ristrutturato, dall’altro lato questi finanziamenti, per raggiungere lo scopo che si sono prefissi, dovranno essere standardizzabili, replicabili su ampia scala e convenienti sia per chi li richiede che per chi li eroga.
La vera sfida ad esempio è quella relativa alla gestione del processo di valutazione del miglioramento della prestazione energetica dell’abitazione. In pratica, affinché il mutuo sia veramente “green”, occorre che vi siano delle verifiche ex ante ed ex post all’intervento di ristrutturazione e che tali procedere siano effettuate da professionisti sulla base di criteri omogenei. Ma il rischio, in assenza di ulteriori agevolazioni, è che i costi connessi all’erogazione del mutuo possano salire sia per chi lo richiede, sia per la banca che lo eroga.
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Il profilo dell'autore
Rosaria Barrile Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.
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