Entro fine 2019 il tasso sarà sostituito da un nuovo indice
Pubblicato il 25 August 2017
E' solo questione di tempo, ma la sorte dell'Euribor è ormai decisa. L'indice, che funziona da tasso guida per i mutui prima casa, sta per andare in pensione e verrà sostituito da un altro benchmark più affidabile, volatile ma non troppo e soprattutto più agganciato alla realtà che alle supposizioni di un gruppo ristretto (una ventina, al momento) di banchieri. All’Emmi, l'European money market institute, l’ente che domina fin dagli albori le sorti dell’Euribor, ce la stanno mettendo tutta per garantire entro fine anno ai mercati questo nuovo Euribor, anche se è chiaro fin d'ora che serviranno un paio d’anni per modificare le migliaia di pagine dei contratti e le centinaia di algoritmi di un tasso storico a cui sono agganciati 180 mila miliardi di euro, compresi i mille miliardi dei mutui.
Una bomba per i mutui. La riforma dell’Euribor, dicono gli esperti, è una specie di bomba, destinata a rivoluzionare il mercato dei mutui retail (in primis i mutui prima casa) e corporate, il mercato dei derivati e il funzionamento delle tesorerie delle banche. Rinnovarlo significa, dicono gli addetti ai lavori, uscire dalla logica delle rilevazioni mattutine sui tassi applicati da ogni banca, affidandosi ai prezzi reali, ossia alle transazioni effettivamente condotte sul mercato. Il problema, dicono gli esperti, è che con l’inondazione di liquidità della Bce il mercato è diventato molto sottile e che un panel ristretto a sole 20 banche, dalle 44 del 2012, non aiuta, anche perché nove di queste 20 banche sono europeriferiche e i tassi applicati, quelli segnalati ogni benedetta mattina alle ore 11, risentono di chi presta a chi.
Tutto pronto entro il 2019. Dopo il fallimento, circa tre mesi fa, della sperimentazione di un nuovo indice basato solo sulle transazioni di mercato, il gruppo di lavoro capitanato dal segretario generale, Guido Ravoet, sta ora studiando “una soluzione ibrida, che consenta di basarsi su transazioni appropriate e disponibili”, oppure di usare altri dati. “Puntiamo ad avere in vigore la nuova metodologia entro fine 2019”, sottolinea Ravoet. Ma i tempi stringono visto che, fissato il nuovo indice, ci vorrà del tempo per sperimentarlo, per avviare consultazioni e ottenere il via libera dalle authority competenti e, infine, per dare tempo alle banche di prepararsi a una rivoluzione formale e sostanziale.
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Il profilo dell'autore
Franco Canevesio Franco Canevesio, genovese, è giornalista professionista specializzato in economia e Borsa.
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