Europa: dove comprano casa gli Italiani

Pubblicato il 9 February 2017

Gli Italiani tornano a comprare casa all’estero, in particolare a Londra e in Spagna, ma la ripresa degli acquisti nel secondo semestre del 2016 frena solo leggermente la tendenza al calo: l’anno si è chiuso con 45.100 transazioni, effettuate non solo in Europa ma anche in Asia e negli Usa, in calo del 5,2% rispetto allo scorso anno. 

Secondo Scenari Immobiliari, che ha raccolto i dati relativi agli acquisti di prime e seconde case dei nostri connazionali  presso i diversi Paesi, la maggiore propensione all’investimento all’estero nella seconda parte dell’anno che si è appena chiuso sarebbe stata in particolare legata ad un ritorno di interesse per Londra e alla crescente sfiducia nelle prospettive dell’economia italiana.

Rispetto al passato chi decide di comprare, anche in vista di un successivo trasferimento e facendo ricorso ad un mutuo prima casa, non tiene più però conto solo dei prezzi in quanto tali ma anche di una serie di altri criteri tra cui i progetti di riqualificazione della zona in cui è collocato l’immobile, i costi di intermediazione e l’ammontare delle tasse.

Dopo uno stop degli acquisti nel Regno Unito nel periodo precedente e immediatamente successivo a Brexit, l’autunno 2016 ha registrato un ritorno degli italiani a Londra, attirati dagli sconti sul prezzo di acquisto dovuti al calo della sterlina rispetto all’euro, a una minore concorrenza tra investitori e a costi di intermediazione nettamente inferiori rispetto all’Italia. E’ in calo tuttavia il flusso di acquisti nelle zone di pregio, come Kensington, Chelsea o Mayfair, mentre aumenta l’interesse per le aree riqualificate o emergenti, soprattutto Stratford.

Più in generale, l’analisi effettuata da Scenari Immobiliari conferma una forte concentrazione degli investimenti in Europa, sia nelle città che nelle zone turistiche. In particolare non si ferma il boom della Spagna in cui si concentra ben il 28 per cento degli acquisti complessivi. Tra le ragioni alla base di questo successo il costo basso della vita, gli efficienti collegamenti con voli low-cost, prezzi in aumento ma ancora fortemente scontati rispetto al passato e previsioni di rivalutazioni significative a medio termine.  Mentre gli acquisti a Madrid sono stabili, aumentano a Barcellona  e Valencia.

In Portogallo gli acquisti sono concentrati quasi esclusivamente sugli immobili ristrutturati nel centro di Lisbona, considerata la capitale più conveniente dell’Europa occidentale, e in Algarve, richiesta soprattutto dai pensionati.

Si conferma il ritorno degli Italiani anche in Francia, grazie soprattutto al buon andamento delle località turistiche invernali. Infatti Parigi ha registrato un rallentamento degli investimenti legato sia all’effetto terrorismo che alle novità normative introdotte in tema di affitti che limitano le potenzialità di rendimento.

Tra le zone turistiche è stabile la Costa Azzurra e si conferma l’interesse per le abitazioni rustiche, soprattutto nel Bordeaux e in Provenza. Il ritmo degli acquisti è più rapido nelle località di montagna con Chamonix in cima alla classifica delle preferenze degli Italiani. In crescita anche Courchevel, che punta anche sul turismo legato al benessere, Maribel e Saint Gervais, mentre subisce il peso della concorrenza Mégève.

L’aumento degli acquisti nelle località turistiche montane francesi ha comportato di contro un rallentamento delle zone concorrenti in Svizzera, penalizzate da quotazioni troppo elevate. Il rinnovato interesse per le località alpine comporta un aumento degli acquisti in Austria, soprattutto a Kitzbuel, dove i prezzi sono inferiori rispetto alla Svizzera e le rivalutazioni sono interessanti anche in prospettiva.

Gli acquisti in Germania seguono un trend stabile da circa un triennio, concentrando circa il cinque per cento degli investimenti complessivi.  La quota più consistente è concentrata a Berlino mentre si conferma in crescita l’interesse per Monaco e Amburgo.

In lieve calo il flusso di acquisti in Grecia che continua ad essere concentrato nelle isole.

Il secondo semestre ha confermato l’aumento degli acquisti nei Paesi dell’est Europa. Oltre alla città di Praga, dove gli italiani sono attirati dalle prospettive di rivalutazione per i prossimi due-tre anni, suscitano interesse anche Croazia, Montenegro e Slovenia, dove le quotazioni nelle località vicine al confine con l’Italia sono inferiori di circa il trenta per cento rispetto alla zona intorno a Trieste.

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Il profilo dell'autore

Rosaria Barrile Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.

In passato ha collaborato, tra gli altri, con il settimanale Soldi, la testata on line Etica News e il portale dedicato alle donne alfemminile.com. Ha condotto i servizi esterni della trasmissione Salvadenaro, programma di educazione finanziaria andato in onda sul canale 7Gold. Collabora attualmente con le testate on line Lamiafinanza.it, Lamiafinanza-green.it, Lamiaprevidenza.it, Banca e Mercati, e i mensili Largo Consumo e Bluerating.

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