Il mercato immobiliare è fuori dalla crisi?

Pubblicato il 2 February 2018

Il mercato immobiliare è fuori dalla crisi, e questo è un dato di fatto. Prezzi ancora in calo ma pronti al rialzo, tassi bassi che spingono il mercato dei mutui prima casa e ne segnano la salute ritrovata. Secondo l'Ufficio Studi Tecnocasa, le prospettive sono rosee, anche se la prudenza non è mai troppa.

2017, l'anno della ripresa. Il 2017 si prepara a chiudere col segno positivo dei volumi delle transazioni, anche se saremo lontani dalle percentuali di chiusura del 2016. “Il 2017 chiude intorno a 550 mila compravendite - spiega Fabiana Megliola, responsabile dell'Ufficio studi gruppo Tecnocasa - Questo a dimostrazione dell'assestamento del mercato. Le grandi città, che nel 2016 hanno dato segnali di ripresa, proseguono su questa scia”. Sul versante prezzi, il 2017 dovrebbe portare una sostanziale stabilità, con i valori in aumento in alcune città. L'altro segnale positivo è la diminuzione dei tempi di vendita che, nelle grandi città, sono di 141 giorni, di 167 giorni nei capoluoghi di provincia e di 162 giorni nell’hinterland delle grandi città.

2018, aumento di mutui e compravendite. Valutando anche il settore del credito, si nota come le erogazioni dei mutui casa, soprattutto quelle dei mutui prima casa, siano in aumento. Questo anche se, negli ultimi mesi dell'anno passato, la spinta a una crescita sembra avere esaurito la sua spinta. “Il mercato si stabilizza - osserva Megliola - Anche nel 2018 le banche manterranno un atteggiamento prudenziale e i tassi saranno favorevoli”. Il 2018, con queste premesse, dovrebbe dunque manifestarsi con l'aumento (lieve) sia dei valori immobiliari, al massimo un +2%, che delle compravendite, in rialzo dal +2% al +4%.

Tutti pazzi per il triolocale. Secondo Tecnocasa, la domanda cresce sia nel segmento prima casa (con i mutui prima casa che si moltiplicano) che dal punto di vista di chi vuole investire. Il trilocale è la tipologia più richiesta, seguito dal quattro locali, anche se bilocali e monolocali tengono botta così come la disponibilità di spesa delle fasce più basse degli acquirenti. “Questo ci fa pensare - sostiene Megliola - che per i prossimi mesi, potremmo assistere a una limatura in basso dei valori in alcune grandi città”.

Ripartono hinterland e nuove costruzioni. Secondo Tecnocasa, nel 2018 i segnali positivi dei prezzi non coinvolgeranno più solo le grandi città, anzi, la vivacità del mercato dovrebbe intaccare anche i capoluoghi di provincia e l’hinterland delle grandi città, luoghi nei quali la ripresa si fa più concreta. Ripartono anche le nuove costruzioni, dato l'interesse per edifici che rispettano i criteri di efficienza energetica e antisismica, e le case vacanza, almeno dal punto di vista di domanda e scambi. L'unica ipotesi di rallentamento è data dai proprietari che, come sta già accadendo, immettono sul mercato degli immobili a prezzi distanti dal valore reale con acquirenti, soprattutto in cerca della prima casa, poco propensi a pagare l’immobile alla cifra richiesta, soprattutto se in ballo ci sono lavori di ristrutturazione.

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Il profilo dell'autore

Franco Canevesio Franco Canevesio, genovese, è giornalista professionista specializzato in economia e Borsa.

All'inizio negli anni '90 si è occupato di cronaca su La Repubblica lavorando al contempo come giornalista in alcune televisioni libere liguri. A Milano è stato redattore capo di Italia-iNvest.com, primo sito italiano specializzato in economia. Ha lavorato al sito “Lettera finanziaria” di Giuseppe Turani. Sulla carta stampata ha lavorato con Affari & Finanza ed è stato caporedattore di Finanza e Mercati. Attualmente lavora a MF-Milano Finanza.

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