Città d'arte o città universitarie? Ecco dove le locazioni rendono di più
Pubblicato il 9 February 2016
Città universitarie contro città d’arte: a spuntarla sono le prime ma non per bellezza, bensì per capacità di generare un rendimento.
Anche se la ripresa immobiliare è ancora lontana, chi abita in una città dove ha sede un ateneo e dispone di più immobili può sempre contare su un’ampia richiesta di case in affitto. Chi vi risiede, infatti, può approfittare di questo momento per rinnovare il look della propria abitazione, anche utilizzando un mutuo ristrutturazione, per poi successivamente affittarla a studenti.
Una recente indagine realizzata da Scenari Immobiliari in esclusiva per Casa24 Plus ha infatti sottolineato come vi siano interessanti opportunità per ottenere un extra rendimento tramite la locazione mettendo a confronto città universitarie e città d'arte.
Per la società di analisi immobiliare, le città universitarie sono quelle più adatte a generare un rendimento stabile e un canone sicuro. Il motivo è molto semplice: a differenza delle città d’arte il canone viene percepito per periodi lunghi, almeno 11 mesi all'anno. A ciò va aggiunto il fatto la condivisione dell’appartamento tra più studenti fa sì che in genere il canone richiesto sia complessivamente più alto di quello che verrebbe richiesto a una sola famiglia.
In questo momento la domanda per le case in locazione da parte degli studenti è robusta ma prevalentemente concentrata su Milano, Roma e Torino. Va da sé che non tutto è oro quel che luccica: come per ogni locazione, bisogna infatti mettere in conto il rischio di trovare dei danni all’immobile o scarsa attenzione da parte degli inquilini.
Secondo gli esperti, inoltre, un mercato ancora inesplorato dai privati in Italia è quello delle residenze universitarie che potrebbe garantire elevati ritorni. Mentre all’estero si tratta di una tipologia di affitto molto diffusa, in Italia sono ancora poche le società specializzate che se ne occupano.
Discorso diverso invece per chi vuole “mettere a reddito” un immobile che si trova in una città d'arte perché la locazione interessa periodi più brevi. Di solito la domanda turistica raggiunge il picco in alcuni periodi dell’anno: l’affitto quindi è stagionale e può variare da alcuni mesi a un fine settimana.
Vi sono poi “città come Firenze, Venezia e Roma che danno la possibilità di scegliere tra i due mercati, essendo sia città d'arte che centri universitari. Altre cittadine come Pisa, Siena oppure Urbino hanno invece mercati più stagionali”.
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Il profilo dell'autore
Rosaria Barrile Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.
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