In Italia comprare casa non è più una mission impossible

Pubblicato il 24 May 2016

Cresce la possibilità per le famiglie di comprare un’abitazione ricorrendo a un mutuo prima casa: ad affermarlo è l’Abi, l’associazione delle banche italiane che ha registrato un miglioramento dell’“affordability index”, un indice che misura la capacità delle famiglie di affrontare questa spesa utilizzando sia i propri risparmi, sia un finanziamento.
Per calcolarlo sono stati utilizzati i dati sul prezzo al metro quadrato forniti dall’Agenzia delle entrate fino al 2011, e dall’Istat a partire dal 2012, gli importi relativo al reddito disponibile di una famiglia forniti dall’Istat mentre il tasso di interesse è stato fornito da Banca d’Italia ed è relativo alla serie mensile sui nuovi mutui a tasso fisso con periodo di determinazione iniziale del tasso superiore ai 10 anni. L’obiettivo dell’operazione infatti non è sapere se la famiglie italiane sono in grado di pagare la prima rata del mutuo ma se sono in grado di sostenere il costo medio delle rate sull’intero arco di vita del mutuo. 
Passando ai numeri, a fine 2015 questo indice risultava pari all’11,3%, 2,1 punti percentuali in più dell’anno precedente e nei primi mesi del 2016 il trend era ancora in crescita: a marzo di quest’anno infatti l’indice, secondo le stime dell’Abi, dovrebbe aver toccato il valore dell’11,9%, nuovo massimo storico rispetto al periodo prima della crisi.
Nonostante “affordability index” sia basato su una formula matematica abbastanza complessa per i non addetti ai lavori, la scelta di considerare solo mutui a tasso fisso rende le conclusioni dell’Abi più semplici da comprendere. In sintesi, l’indice migliora perché è diminuito il costo dei mutui: la rata media è passata da 631 a 592 euro nell’anno per la diminuzione del tasso di interesse a 2,75%. Nel 2015 secondo l’Abi inoltre sarebbe stato erogato alle famiglie quasi il 20% di capitale in più per l’acquisto di case. Ma oltre alla forte riduzione del costo dei mutui, nell’ultimo anno, a determinare un miglioramento nella capacità di spesa è stato il calo dei prezzi delle abitazioni rispetto al reddito disponibile.
A beneficiare di questa tendenza è tutta la Penisola: sono 15 su 20 le regioni in cui nel 2015 l'indice ha registrato un massimo storico. Anche se le possibilità di acquisto migliorano quindi complessivamente è la Lombardia (+9%) a guidare la ripresa: tra le altre regioni le prestazioni migliori sono Veneto (+12,1%), Toscana e Friuli Venezia Giulia (+10,8).

    
 

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Il profilo dell'autore

Rosaria Barrile Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.

In passato ha collaborato, tra gli altri, con il settimanale Soldi, la testata on line Etica News e il portale dedicato alle donne alfemminile.com. Ha condotto i servizi esterni della trasmissione Salvadenaro, programma di educazione finanziaria andato in onda sul canale 7Gold. Collabora attualmente con le testate on line Lamiafinanza.it, Lamiafinanza-green.it, Lamiaprevidenza.it, Banca e Mercati, e i mensili Largo Consumo e Bluerating.

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