In quattro anni, in Svezia i prezzi delle case sono aumentati del 38%
Pubblicato il 5 July 2018
Mentre per ora in Italia si conferma più vantaggioso comprare casa invece che venderla, data la stabilità dei prezzi che per ora non accennano a salire, altrove, per la precisione nel Nord Europa, si profila all’orizzonte un nuovo rischio bolla immobiliare.
Nei Paesi scandinavi negli ultimi anni i prezzi delle case hanno registrato un’impennata continua: le capitali Stoccolma, Oslo, Copenhagen, Helsinki hanno messo a segno aumenti a doppia cifra nelle quotazioni degli immobili a uso residenziale.
La crescita registrata da fine 2012 al 2016 è stata pari al 38% nominale in Svezia, al 19% in Danimarca e al 17% in Norvegia e Finlandia. Ma quali sono i fattori alla base di questa situazione e quanto rischiano di portare ad una vera e propria bolla?
Secondo la società di ricerca Scenari Immobiliari, interpellata dal quotidiano il Sole24ore, alla base di questa tendenza vi sarebbero due fattori: i bassi tassi di interesse e un’ inflazione quasi assente che avrebbero sostenuto il mercato residenziale in tutti i Paesi scandinavi anche durante il 2017. Per questo oggi, dato il forte aumento dei prezzi registrato negli ultimi 20 anni, sono fra le nazioni più indebitate in Europa. Secondo le stime, il debito delle famiglie ha precisato Scenari Immobiliari “rischia di rappresentare oltre 170% dei redditi netti, con percentuali quasi doppie nelle città più importanti”.
Già nel 2015 i governi locali si erano chiesti come arginare il fenomeno: l’andamento dei prezzi che già all’epoca aveva raggiunto un livello preoccupante rispetto al livello dei redditi delle famiglie, aveva spinto all’adozione di provvedimenti legislativi per “calmierare il mercato”, come le norme che prevedevano una restrizione dei criteri di concessione dei mutui prima casa.
Per quanto oggi la diffusione di importanti progetti di riqualificazione urbana in alcune aree dei Paesi scandinavi mantenga il settore molto vivace, vi sono stati tuttavia nel frattempo segnali positivi che lasciano ben sperare in un lento ritorno alla normalità: il livello dei prezzi degli immobili a uso residenziale avrebbe mostrato timidi segnali di inversione già a partire dalla scorsa estate in Svezia e verso la fine dell’anno in Norvegia. Anche in Finlandia i prezzi durante il 2017 si sarebbero stabilizzati registrando un aumento al di sotto del 5 per cento.
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Il profilo dell'autore
Rosaria Barrile Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.
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