Tecnocasa fotografa l'orientamento degli immobili in Italia

Pubblicato il 15 April 2016

Nuovo o usato? Come si presenta il patrimonio abitativo italiano? L'ufficio studi Tecnocasa ha condotto un'indagine proprio per attestare come si orienti il patrimonio abitativo del nostro Paese e ha scoperto che, nelle grandi città, la maggioranza del patrimonio è formato da immobili usati. Il nuovo, secondo Tecnocasa, viene edificato quasi sempre in seguito a interventi di recupero. Questo cambia, e non di poco, l'approccio all'acquisto e, di conseguenza, quello alla stipula di un mutuo prima casa, variando i costi dell'abitazione.

Più usato che nuovo. Nel secondo semestre 2015, l’82% delle compravendite riguarda abitazioni usate, il 18% le nuove costruzioni. A livello nazionale, la tipologia più acquistata è il trilocale, subito seguita dal bilocale, dai quattro locali, dalle soluzioni semindipendenti e dalle indipendenti. Stessa cosa per l'usato. Nelle grandi città, dicono da Tenocasa, la percentuale di compravendite di usato sale al 91,3% mentre quella di nuove costruzioni è all’8,7%. Nei capoluoghi di provincia, compra l'usato l'85,4% degli acquirenti, mentre il nuovo sale al 14,6%. Nell’hinterland di grandi città, invece, l'immobile nuovo attira il 19,4% e l’usato l'80,6%.
I dati di Tenocasa, insomma, attestano che il nuovo è scambiato di più nell’hinterland delle città dove, negli anni del boom, sono stati realizzati parecchi interventi diedificazione, all’epoca molto gettonati in quanto meno costosi rispetto ai prezzi di grandi città.
Attualmente gli acquirenti prediligono le abitazioni usate in buono stato, visto che temono lo spauracchio dei lavori di ristrutturazione, anche tenendo presente l'esistenza degli incentivi. 

Attenti alle ristrutturazioni. Se si acquista un'abitazione usata, infatti, bisogna mettere in conto i lavori di ristrutturazione, da effettuare anche su quanto non sia in vista, cioè su strutture, sulle tubature, sugli impianti. Per questo, dicono da Tenocasa, è sempre bene informarsi prima sui costi dell'abitazione usata, facendosi fare preventivi, per esempio, e prendendo le giuste informazioni anche sulle agevolazioni fiscali in atto tanto per lavori di ristrutturazione quanto per quelli di riqualificazione energetica. La legge di stabilità, per esempio, ha prorogato per il 2016 la detrazione del 50% per quanto concerne le ristrutturazioni edilizie e quella del 65% per interventi di riqualificazione energetica. Una bella boccata d'ossigeno, in caso di necessità, quasi sempre in agguato quando si acquista l'usato.
Un'altra cosa va tenuta presente, avverte Tecnocasa. In questo momento, stante i tassi d'interesse così bassi e l'andamento del mercato immobiliare, per quanto concerne le abitazioni usate si possono spuntare dei buoni ribassi di prezzo, facendo buoni acquisti. Gli immobili usati, spiega Tenocasa, soprattutto gli immobili d’epoca, mantengono un certo fascino, e sono in genere dotati di vani molto ampi. In questo caso, è ancora più importante tenere ben presente che saranno da fare interventi di manutenzione straordinaria, con un'incidenza particolare sui costi per quanto concerne le spese di riscaldamento, sopratutto se si tratta di abitazioni con soffitti alti.

Il nuovo che avanza. Se il patromonio immobiliare usato si manifesta in tutta la sua ampiezza e incide sui costi, determinando di conseguenza l'entità di un mutuo prima casa, chi decidesse per acquistare un immobile nuovo può personalizzare l’immobile decidendo sia la distribuzione degli spazi che il capitolato: il nuovo, a differenza dell'usato, ha garanzie decennali sui difetti di edificazione. “Negli ultimi anni, il settore costruzioni - dicono da Tencocasa - ha avuto  parecchi cambiamenti, dalla progettazione degli spazi fino all'attenzione all'ambiente, alla costruzione con nuove tecnologie impiantistiche. Se acquista oggi una casa nuova, l’acquirente è sicuro di avere un design architettonico attuale, una distribuzione degli spazi razionale, la dotazione impiantistica più performante nel medio-lungo termine”. Il riscaldamento radiante al pavimento, per esempio, consente un risparmio economico quanfiticato dai minori costi di gestione ma offre anche l’opportunità di avere ambienti caldi in modo omogeneo, senza i caloriferi esterni. “Tutto questo - dicono da Tenocasa – assicura minori costi di gestione e maggior confort, quindi una migliore qualità dell'abitare”.

Milano da comprare. Per quanto riguarda il mercato, Tecnocasa fa sapere che, anche per quanto riguarda le nuove costruzioni, esistono buone opportunità. A Milano per esempio, il nuovo in zone centrali risulta molto appetitibile per la presenza di ingressi, hall, reception e di locali di servizio come wellness o fitness room, per la sala di lettura e per gli ambienti polifunzionali. Luminosità, freschezza progettuale e finiture caratterizzano le nuove costruzioni.

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Il profilo dell'autore

Franco Canevesio Franco Canevesio, genovese, è giornalista professionista specializzato in economia e Borsa.

All'inizio negli anni '90 si è occupato di cronaca su La Repubblica lavorando al contempo come giornalista in alcune televisioni libere liguri. A Milano è stato redattore capo di Italia-iNvest.com, primo sito italiano specializzato in economia. Ha lavorato al sito “Lettera finanziaria” di Giuseppe Turani. Sulla carta stampata ha lavorato con Affari & Finanza ed è stato caporedattore di Finanza e Mercati. Attualmente lavora a MF-Milano Finanza.

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