La regione stanzia un fondo da 6 milioni di euro per i genitori in difficotà
Pubblicato il 24 May 2018
Otre a costituire un’esperienza difficile emotivamente, separazioni e divorzi possono mettere a repentaglio anche la serenità economica costruita nell’arco di diversi anni.
In particolare, a vivere la situazione più drammatica è di solito il coniuge che deve lasciare l’abitazione familiare e che non è più in grado, soprattutto nelle grandi città, di sostenere l’acquisto di un’altra, anche attraverso la stipula di un mutuo prima casa, o di pagare un affitto ai canoni di mercato.
A vantare il triste primato nazionale del maggior numero di famiglie “a metà” è la Lombardia con 14.979 separazioni e 15.717 divorzi nel 2015. Vista la situazione, che nelle grandi città assume caratteristiche drammatiche, la Regione ha deciso di dare il via libera a interventi di sostegno per i genitori separati o divorziati con figli minori attraverso l’erogazione di contributi sia per l’affitto (fino al 30% del canone annuo) sia per il recupero e la riqualificazione degli immobili (fino al 90% della spesa).
Le misure, previste in attuazione della legge 18/2014 “Norme a tutela dei coniugi separati o divorziati, in condizioni di disagio, in particolare con figli minori” prevedono un budget sostanzioso: rispettivamente 4,6 milioni di euro per il bando per l’affitto, e 1,4 milioni di euro per il bando destinato a favorire il recupero di immobili.
Al Bando per l’affitto possono accedere i genitori separati o divorziati, anche quelli con un procedimento di separazione giudiziale in corso, con figli minori anche adottati, residenti in Lombardia da 5 anni, con un ISEE uguale o inferiore a 20mila euro, intestatari di un contratto di locazione regolarmente registrato. I genitori potranno beneficiare di un contributo pari al 30% del canone annuo, che non potrà essere superiore a 2.000 euro nel caso di canone concordato e a 3.000 euro nel caso di canone a prezzo di mercato. Il beneficio è riconosciuto tuttavia solo per un anno ad eccezione di coloro che si trovano in condizione di grave marginalità sociale ( in questo caso l’intervento può arrivare a due anni). Per accedervi è necessario presentare domanda on line a partire dal prossimo 5 giugno e sino al 30 giugno 2019.
Il bando per il recupero degli immobili invece è destinato agli enti pubblici, privati del terzo settore e enti religiosi che devono presentare domanda all’ATS in cui si trova l’immobile entro il 30 settembre 2018. Il contributo è a fondo perduto per interventi di ristrutturazione; può essere pari all’85% della spesa – che può arrivare fino al 90% nel caso in cui gli interventi garantiscano recuperi in materia di efficienza energetica - e dovrà essere compreso tra 10 mila e 50 mila euro, anche in caso di adeguamento strutturale di più alloggi.
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Il profilo dell'autore
Rosaria Barrile Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.
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