Trento, al via la rinegoziazione dei mutui agevolati

Pubblicato il 16 September 2016

Quando i tassi di interesse scendono, la voglia di rinegoziare il mutuo sale. Anche da parte di quegli enti locali che hanno permesso a molti Italiani di ottenere un mutuo prima casa agevolato per l’acquisto della propria abitazione. 
A Trento si prepara a scendere in campo la Giunta Provinciale che ha già reso nota l’intenzione di voler avviare la rinegoziazione di tutti quei mutui agevolati per l'acquisto della prima casa stipulati dai trentini e i cui tassi di interesse superano di gran lunga quelli di mercato che sono scesi su livelli molto più bassi. 
Secondo le stime, il numero di mutui per i quali la Provincia può avviare la riduzione dei tassi di interesse con le banche dovrebbe aggirarsi intorno agli 8.700. In pratica i cittadini che hanno acceso un mutuo agevolato per acquistare la prima casa e che ricevono un contributo per il pagamento degli interessi da parte della Provincia, che oscilla tra il 50 e il 70% a seconda delle situazioni, si vedrebbero ridurre la quota di interessi a loro carico con un risparmio importante sul mutuo prima casa: mentre infatti i tassi stipulati negli anni passati hanno visto superare anche anche  il 5%, oggi si possono spuntare numeri molto inferiori anche vicino all'1%.
Il risparmio nel caso dei tassi di interesse abbattuti al 100% dalla Provincia, nel caso di rinegoziazione, sarebbe invece tutto a beneficio delle casse pubbliche, visto che i mutuatari non versano nella loro rata mensile la quota relativa ai tassi di interesse. 
Nel concreto che cosa potrebbe accadere? In primo luogo occorre premettere che, sulla base di quanto previsto dall'articolo 3 della legge provinciale del 1987, la Provincia ha la facoltà di rinegoziare direttamente tali mutui con le banche con cui sono state stipulate le apposite convenzioni. Pertanto, come riportato dai quotidiani locali tra cui “L’Adige”, la Provincia dovrebbe inviare alle banche “una proposta elaborata dal Servizio autonomie locali con il supporto” di Cassa del Trentino. Nella proposta saranno indicati “i nuovi tassi relativi alle quattro tipologie di mutui agevolati (tasso fisso, tasso variabile, con scadenza residuale minore o superiore ai 15 anni)”. E se le banche non accetteranno la proposta di rinegoziazione? A quel punto  scatterà il piano B ovvero la Giunta Provinciale andrà a individuare una nuova banca in grado di proporre condizioni più favorevoli per i mutui agevolati già esistenti.

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Il profilo dell'autore

Rosaria Barrile Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.

In passato ha collaborato, tra gli altri, con il settimanale Soldi, la testata on line Etica News e il portale dedicato alle donne alfemminile.com. Ha condotto i servizi esterni della trasmissione Salvadenaro, programma di educazione finanziaria andato in onda sul canale 7Gold. Collabora attualmente con le testate on line Lamiafinanza.it, Lamiafinanza-green.it, Lamiaprevidenza.it, Banca e Mercati, e i mensili Largo Consumo e Bluerating.

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