É il primo atto di compravendita in Italia di questo genere

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Pubblicato il 14 February 2018

Nel variegato mondo dell'immobiliare italiano, attivo fino a questo momento anche tramite mutui prima casa, si fa largo una novità forse inaspettata. La compravendita immobiliare in Bitcoin, infatti, ossia in moneta virtuale, pare non essere più soltanto una eventualità remota, anzi. A Torino, infatti, è stato sottoscritto e firmato il primo atto di compravendita realizzato con bitcoin.

Criptovaluta piemontese. A usare questa nuova criptovaluta è stata una ragazza cinese che ha comprato un alloggio nel capoluogo piemontese, acquistandolo da un italiano. E, novità delle novità, la transazione è avvenuta, con il consenso delle parti, appunto in bitcoin. Nell'atto di compravendita, primo in assoluto in Italia, i due contraenti hanno indicato, per quanto concerne il passaggio di proprietà, di avvalersi della blockchain, ossia del data base che registra ogni transazione fatta in bitcoin, in tutta sicurezza e senza intermediazione bancaria.

Realtà o fuoco di paglia? Resta da capire, a questo punto, quanto e se la cosa sarà destinata a prendere piede oppure se si tratta di un fuoco di paglia. Di fatto, questa non è la prima transazione avvenuta in bitcoin in Italia. A fine 2017, il gruppo immobiliare Barletta ha annunciato la possibilità di acquistare casa in bitcoin: l’immobiliare si è detta disponibile ad accettare il pagamento della transazione tramite utilizzo della criptovaluta, per acquistare 123 appartamenti, parte di un edificio riqualificato nel quartiere San Lorenzo, questa volta a Roma.

Bitcoin e Agenzia delle entrate. Ricordiamo che, con Risoluzione 72/E del 02/09/2016, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che i bitcoin sono un tipo di moneta virtuale, o meglio di criptovaluta, che viene utilizzata come moneta alternativa rispetto a quella tradizionale e che ha corso legale, emessa da un'autorità monetaria.

Torino città del futuro. A Torino, città sempre all'avanguardia nonostante tutto, sembra che i bitcoin stiano diventando popolari, visto che è torinese il primo studio legale che accetta pagamenti in criptovaluta. Si chiama Vmd Law, e si occupa da anni di studiare l’argomento: da gennaio ha deciso di fornire ai clienti la possibilità di pagare anche in bitcoin, ethereum e litecoin. Non solo. Sempre a Torino, Roberto Malanca, titolare di un negozio di casalinghi a due passi dalla Mole Antonelliana, ha deciso di adottare la criptomoneta, tra i vari pagamenti.

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