Un fondo dedicato alle ristrutturazioni energetiche

Pubblicato il 23 June 2016

Via libera a Pavia a nuovi incentivi economici per chi effettua interventi di recupero energetico: chi decide di ristrutturare può infatti attingere alle risorse di un fondo che prevede una dotazione di 500 mila euro.

La nuova misura è contenuta all’interno del “Regolamento energetico ambientale”  del Comune di Pavia. La prima bozza del documento, presentata pochi giorni fa ad ingegneri e professionisti dall’assessorato all’Urbanistica e all’Ambiente, contiene le indicazioni, alcune obbligatorie, altre facoltative, che il Comune ha fissato per le costruzioni di edifici nuovi e per le ristrutturazioni di quelli già esistenti.

Anche se per ora non sono stati resi noti ulteriori dettagli, che potrebbero chiarire meglio quali sono i requisiti per accedere agli incentivi, tra cui ad esempio l’aver già avuto o meno l’erogazione di un mutuo ristrutturazione, l’obiettivo del Comune è quello di sostenere i cittadini privati che effettuano nuovi investimenti per incrementare l’efficienza energetica  sia della loro abitazione, sia di immobili destinati a uso  professionale.  A essere interessati dalle nuove misure saranno pertanto anche i capannoni dismessi situati in zone semi-periferiche: l’Amministrazione comunale ha infatti deciso di favorirne la ristrutturazione attraverso sconti e agevolazioni.

A questo scopo tutto il territorio comunale è stato suddiviso in “Aree a regime prescrittivo” e in “Aree a regime prestazionale”. La distinzione tra queste due zone serve per indicare in modo chiaro ai cittadini quali interventi sono consentiti dal regolamento.

In estrema sintesi, nelle prime vanno rispettate le soluzioni tecnologiche già previste come obbligatorie. Tra queste rientrano ad esempio l’installazione di impianti centralizzati di produzione calore; il miglioramento degli impianti termici condominiali già esistenti; l’integrazione dei sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili; l’efficienza nell’utilizzo dell’acqua. Si possono poi adottare altri interventi di tipo facoltativo tra cui l’adozione di materiali ecosostenibili; sistemi solari passivi; recupero acque piovane; coperture e pareti a verde; impianti di climatizzazione estiva integrati.

Nelle “Aree a regime prestazionale”, che coincidono con il centro storico, le misure indicate come obbligatorie non vanno invece applicate perché troppo costose e potenzialmente in grado di danneggiare il patrimonio artistico e ambientale da conservare.

Per chi volesse adottare questi ed altri accorgimenti previsti dal regolamento, il Comune sta pensando di riconoscere anche incentivi e bonus sotto forma di sconti sulle tasse o sugli oneri di urbanizzazione: interventi su Tasi, o anche Tari o Imu, per le quali il Comune potrebbe sostituirsi al cittadino nel pagamento.

 

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Il profilo dell'autore

Rosaria Barrile Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.

In passato ha collaborato, tra gli altri, con il settimanale Soldi, la testata on line Etica News e il portale dedicato alle donne alfemminile.com. Ha condotto i servizi esterni della trasmissione Salvadenaro, programma di educazione finanziaria andato in onda sul canale 7Gold. Collabora attualmente con le testate on line Lamiafinanza.it, Lamiafinanza-green.it, Lamiaprevidenza.it, Banca e Mercati, e i mensili Largo Consumo e Bluerating.

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